Ue, Meloni: “Rivendico ruolo di massimo rango per l’Italia”

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Ue, Meloni: “Rivendico ruolo di massimo rango per l’Italia”

(Adnkronos) – “Chiunque ricoprirà gli incarichi apicali”, in Europa “tutti sanno quale è il ruolo che spetterà all’Italia, fondatrice e terza economia d’Europa, col governo più solido di tutti”, ovvero “un ruolo di massimo rango che intendo rivendicare”. Così la premier Giorgia Meloni, intervenendo all’evento a Milano per i 50 anni de ‘Il Giornale’.

“Ho trovato surreale che quando ci siamo incontrati nel primo Consiglio successivo alle elezioni, un Consiglio informale, alcuni siano arrivati coi nomi” per il ruoli apicali “senza neanche tentare prima una riflessione su quale fosse l’indicazione cittadini e quale dovesse essere il cambio di passo sulle priorità, io non interpreto la democrazia così, e l’ho detto in quella sede, questi sono gli atteggiamenti che allontanano i cittadini”, ha aggiunto la premier. A Bruxelles, per la presidente del Consiglio, lunedì “si è tentato di correre perché i protagonisti” al tavolo “si rendono conto che è un accordo fragile”.

“Il mio ruolo oggi è organizzare un fronte alternativo alla sinistra, dialogare con tutti. Oggi il gruppo dei Conservatori europei che presiedo è diventato il terzo gruppo per numero di parlamentari in Europa”, dice ancora Meloni.

“Mi sto occupando di questo, dialogando con tutti e aggregando. E penso che qualche sorpresa potrebbe arrivare nel futuro dell’Unione europea sulle maggioranze che si costruiranno sui vari dossier al Parlamento europeo”, rimarca.

Le elezioni europee, spiega quindi la premier, “hanno chiaramente spostato il baricentro dell’Europa verso destra e io penso che, al di là di quello che accadrà adesso con questi incarichi apicali, lì si possa disegnare un cambio di passo. Penso che nell’attuale Parlamento sui vari dossier si vedrà che quel cambio sulle materie, sulle priorità, sul modo di leggere alcune politiche ci possa essere. Penso che gli stessi popolari si rendano conto che per loro continuare a seguire le politiche della sinistra di questi anni sarebbe fatale. Quindi il mio ruolo oggi è quello di intanto organizzare il fronte alternativo alla sinistra, dialogare con tutti, è quello che sto facendo”.

“Lo leggo molto bene, ribadisco che è un risultato” quello alle europee “più importante di quello delle politiche. E’ un voto diverso: nel 2022 poteva essere un voto di protesta, di speranza, di aspettativa, dopo quasi 20 mesi, davanti a scelte anche difficili e coraggiose, diventa un voto più meditato, ed è ancor di più motivo di soddisfazione, dimostra che gli italiani capiscono il buonsenso. E dimostra che non è vero che quel che sembra vale più di quel che è, che il comunicare bene vale più del fare: non è così, la gente vede e capisce, anche quando si è davanti a scelte complesse gli italiani capiscono”, continua Meloni.

“Sono estremamente fiera del risultato della maggioranza, non solo di Fdi – l’ho detto anche ad Antonio e Matteo – è un risultato che dimostra che il centrodestra può crescere insieme, e che non è vero che se una forza politica cresce diventa cannibale dell’altro, non è vero, noi abbiamo pescato altri ambiti”. Meloni conferma poi una lettura dei risultati elettorali che “ci riavvicina al bipolarismo”, in parte perché “nel centrosinistra c’è un po’ tutto e il contrario di tutto”, e con “la crescita di Avs vedo un rischio di radicalizzazione a sinistra”.

“Qui facciamo le polemiche anche quando gli altri ci fanno i complimenti perché siamo abituati così, tutti gli altri ci hanno fatto i complimenti per uno dei G7 meglio riusciti nella storia dei G7”, ha poi detto la premier sul summit di Borgo Egnazia.

“Rivendico di avere organizzato un G7 all’altezza della reputazione italiana, rivendico di averlo fatto in una regione del Sud anche per smontare i pregiudizi che abbiamo letto su alcuni media internazionali fino a qualche giorno prima” del summit “e rivendico di avere fatto mangiare mozzarelle intrecciate a mano e panzerotti” ai leader. “Volevo un borgo globale e sono contenta che ci siano state le mozzarelle annodate a mano, le signore che facevano i bracciali con i noccioli di ulivi colpiti dalla Xylella”.

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