Obersnel difende la stella di Cvijanović

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Obersnel difende la stella di Cvijanović

Il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, ha diffuso un comunicato nel quale stigmatizza le minacce e gli atti vandalici ai danni delle proprietà commessi dai contestatori di Nemanja Cvijanović, autore dell’installazione artistica “Monumento alla Fiume rossa – monumento che si difende da sé” e di Nikola Ivaniš, vicesindaco di Fiume.
In apertura della nota diffusa ai media dalla Municipalità il sindaco cita un passaggio del discorso fatto fa Mussolini a Pola il 20 settembre 1920, dove affermò: “Di fronte a una razza come la slava, inferiore e barbara, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone.”. Ricorda quindi che nella stessa data, ma 23 anni dopo “lo Zavnoh decise il ritorno di Fiume alla Croazia” e che il 20 settembre 2020 la Stella rossa a cinque punte realizzata da Nemanja Cvijanović è stata posizionata sul Grattacielo di Fiume “in omaggio ai 2.800 partigiani caduti nella battaglia per Fiume”. Obersnel sottolinea quindi che anche la Costituzione croata cita l’antifascismo riconducendo a questo la statalità, in contrapposizione con l’NDH, e afferma che tenuto conto di questo ogni polemica sulla Stella rossa di Cvijanović aveva da ritenersi conclusa. “Invece – così il sindaco – nella Croazia che si dichiara un Paese antifascista il Monumento alla Fiume rossa è stato investito da una marea di critiche, giunte addirittura dai membri del governo”. In questo contesto, Obersnel ricorda che domenica scorsa, 20 settembre, “in modo assolutamente indisturbato e senza che la polizia ritenesse opportuno intervenire, un gruppo di urlatori ha sbandierato in Corso simboli ustascia, urlato slogan minacciosi e invocato l’abbattimento del Monumento alla Fiume rossa”. Poi, ricorda il primo cittadino, giovedì 24 settembre il vicesindaco Ivaniš, medico e difensore croato, è stato meta di un atto vandalico. Il suo studio medico è stato imbrattato da scritte offensive e un vetro è stato infranto “soltanto perché aveva affermato che la stella rossa è un simbolo imprescindibile della storia cittadina e criticato i contestatori in camicia nera”.
In questo contesto, Obersnel si è scagliato anche contro “le camicie nere che si fotografano sorridenti come tifosi del Rijeka sbandierando una bandiera che non è quella
croata e manifesti con la stella rossa sbarrata” e i media che “non hanno ritenuto opportuno approfondire la notizia, chiedendo un parere ai rappresentanti del governo”. I giornalisti, sempre secondo il sindaco di Fiume, “non hanno alzato un polverone nemmeno quando l’autore dell’opera Nemanja Cvijanović, è stato minacciato telefonicamente da sconosciuti, né quando sui muri della città sono apparse scritte oltraggiose nei suoi confronti“. Obersnel se la prende anche con gli artisti che “non si sono scandalizzati per il fatto che uno di loro sia meta di gravi minacce“.
“Reazioni mancate forse perché – auspica il sindaco Obersnel – ci sono molti cittadini, politici e giornalisti che hanno reagito, schierandosi a difesa del buonsenso e del comportamento democratico civile”. La Stella rossa di Cvijanović, conclude Obersnel, “è un’installazione artistica dedicata a un momento della storia, ma anche all’eterno patriottismo fiumano, che ha sempre rispettato, accolto e apprezzato l’altro, gli altri e il diverso. Non mi aspetto che le camicie nere lo capiscano, ma dagli altri mi attendo che sappiano riconoscere le camicie nere e che impediscano loro di decidere cosa si può o non si può fare nella nostra città”.
Il sindaco ha inviato ieri anche una reazione alle prese di posizione sulla Stella rossa di Nemanja Cvijanović espresse dal presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, e dal presidente della Giunta UI, Marin Corva al nostro quotidiano, che hanno definito la Stella rossa sul Grattacielo di Fiume “un errore culturale e politico“. Nella nota invita a al sito Rijekadanas Obersnel ha definito i commenti dei vertici dell’UI sul Monumento alla Fiume rossa di Nemanja Cvijanović “riduttivi e in malafede”.

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