Mutui franchi svizzeri: le banche dovranno risarcire i clienti

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Mutui franchi svizzeri: le banche dovranno risarcire i clienti

I fruitori dei prestiti in franchi svizzeri che si sono avvalsi della facoltà di convertire i mutui in euro hanno il diritto agli interessi di mora, ovvero a essere risarciti pienamente dalle banche. Lo ha deciso la Corte suprema croata, con 13 voti contro 6, a conclusione di un dibattimento a tratti burrascoso. Si tratta di un verdetto estremante importante che tocca da vicino 55mila famiglie e che potrebbe costare agli istituti di credito croati oltre tre miliardi di euro. Le banche non rimane ora altro che ricorrere alla Corte costituzionale, dopo che il Tribunale dell’Unione europea si è dichiarato non competente a deliberare a questo proposito. A questo punto appare possibile che le banche saranno costrette a risarcire i clienti che i Tribunali riterranno danneggiati nella vicenda dei mutui vincolati al franco svizzero. La sentenza della Corte suprema è infatti vincolante per tutte le istanze giudiziarie inferiori. Per il sistema bancario nazionale si tratta sicuramente di un verdetto foriero di pesanti conseguenze finanziarie. Sono molti i grandi gruppi europei interessati a questa vicenda. Come non ricordare, ad esempio, che i due principali istituti di credito, la Zagrebačka banka e la Privredna banka Zagreb, fanno capo alle multinazionali italiane Unicredit e Intesa San Paolo.

La sentenza, più volte rinviata, vista evidentemente la delicatezza della materia, appare tutto sommato in linea con le aspettative, specie se si considera che il presidente della Corte suprema, Radovan Dobronić, era balzato agli onori della cronaca quand’era magistrato proprio per il suo impegno e le sue decisioni sul fronte dei mutui vincolati al franco svizzero. L’associazione Franak che ha difeso strenuamente, anche con proteste plateali di piazza, gli interessi dei clienti delle banche, preferisce però non cantare ancora vittoria. Secondo il presidente della Franak, Goran Aleksić, siamo in presenza di una sentenza di compromesso che potrebbe essere bocciata dalla Corte costituzionale.

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