Il Rijeka a Buie: è festa (foto)

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Il Rijeka a Buie: è festa (foto)

Entusiasmo sugli spalti, con intere famiglie presenti, l’orgoglio e la soddisfazione da parte degli organizzatori, che hanno fatto il possibile per dimostrarsi ottimi “padroni di casa”, ma anche misure di sicurezza che da queste parti non si sono viste da tempo. Perché, inutile negarlo, l’arrivo di una squadra di Prima lega richiede il massimo sforzo organizzativo, a prescindere dal fatto che tra Buie e Rijeka non ci sia ovviamente del cattivo sangue. Alla fine tutto è andato bene e quella che doveva essere la classica festa del calcio lo è stata in tutti i sensi.

Poco importa che per la simpatica compagine di casa, che milita in Quarta lega, le cose non sono andate benissimo visto che ad approdare agli ottavi di finale di Coppa Croazia, come ampiamente nei pronostici, è stato il Rijeka (11-0 il finale), ora atteso in trasferta dal Varaždin. Il Buie di Dalibor Višković, uno che con la maglia quarnerina ha sfiorato il titolo croato nella ben nota stagione 1998/99, può a sua volta consolarsi con il fatto che la sua squadra abbia lottato quanto ha potuto contro la quotatissima formazione avversaria, tra l’altro detentrice del “Sole di Rabuzin”.
Gli obiettivi della società del presidente Paolo Barbo sono ben altri: se in Coppa era importante figurare bene, andando avanti fino a quando il sorteggio lo avrebbe permesso, in campionato invece si punta decisi alla promozione. In tal senso, già nel fine settimana c’è la delicata trasferta in casa del Naprijed, della serie “chi si ferma è perduto”. Dal canto suo, il Rijeka archivia un “fastidioso” esame infrasettimanale che rimarrà comunque segnato come la partita del debutto ufficiale in panchina del neoallenatore Simon Rožman, dopo che per squalifica lo sloveno aveva dovuto seguire la sua squadra a Varaždin dalla tribuna.

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