Grande riscontro a Lubiana per la VII Giornata del Design italiano

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Grande riscontro a Lubiana per la VII Giornata del Design italiano
Serenella Marzoli, Giulia Fini, Polona Filipič Gorenšek, Boštjan Tadel e Ivo Michele Polacco. Foto via ICE Lubiana

La VII Giornata del Design italiano è stata celebrata a Lubiana con una conferenza dell’architetto Giulia Fini, docente di Tecnica e Pianificazione urbanistica presso l’Università di Udine, “Ambasciatore italiano del Design” per la Slovenia. Per conferire maggiore rilevanza all’evento e creare utili sinergie in loco, quest’anno la conferenza di ieri si è tenuta all’interno del tradizionale Festival “BIG Architettura”. La tematica di fondo di BIG Architettura 2023 “Il futuro ti osserva”, è stata dunque coniugata con il tema dell’IDD 2023, “La qualità che illumina. L’energia del design per le persone e per l’ambiente”. L’energia del design può influenzare le condizioni e gli spazi del nostro vivere sia come singoli sia come collettività: dai luoghi pubblici, di lavoro e di mobilità fino alle nostre abitazioni. Inserendo pertanto l’evento all’interno di BIG Architettura, si è inteso mettere in evidenza il fatto che la qualità è uno strumento indispensabile per trattare le sfide contemporanee e cercare di rispondere fin da oggi alle necessità future.
Il Festival BIG Architettura, organizzato dalla Big SEE, è da oltre 15 anni l’evento di maggior rilievo del settore in Slovenia ed è dedicato ad architetti, interior designer, ingegneri, sviluppatori immobiliari, consulenti per gli investimenti, project leader, urbanisti, decisori pubblici e investitori immobiliari. Oltre a spazi dedicati agli espositori, nell’ambito di Big Architettura sono previste ogni anno delle premiazioni di architetti/designer dell’area del Sud-Est Europa, selezionati in base a specifici progetti scelti per le diverse tematiche trattate. All’Italia quest’anno sono stati assegnati 47 riconoscimenti.

Serenella Marzoli e uno dei creativi italiani premiati a Lubiana. Foto via ICE Lubiana
Serenella Marzoli e uno dei creativi italiani premiati a Lubiana. Foto via ICE Lubiana

Promozione integrata

La Conferenza è stata organizzata dall’Ufficio ICE di Lubiana nel quadro delle iniziative di “Promozione integrata” sotto il coordinamento dell’Ambasciata d’Italia in Slovenia. La partecipazione della testimonial italiana è stata affiancata da una prestigiosa controparte slovena: la professoressa Polona Filipič Gorenšek, docente e membro del Consiglio accademico del Dipartimento di Urbanistica presso la Facoltà d’Architettura dell’Università di Lubiana. Nel corso del dibattito i due architetti si sono confrontati sul tema della rigenerazione degli spazi urbani. I lavori sono stati introdotti dal Consigliere Ivo Michele Polacco, Incaricato d’Affari dell’Ambasciata d’Italia e moderati dal giornalista Boštjan Tadel.

La tavola rotonda organizzata nell'ambito dell'IDD 2023 ha riscosso un notevole interesse. Foto via Ufficio ICE Lubiana
La tavola rotonda organizzata nell’ambito dell’IDD 2023 ha riscosso un notevole interesse. Foto via Ufficio ICE Lubiana

Una disciplina creativa

Come ha dichiarato Giulia Fini, il design è un concetto ampio, che costituisce un approccio comune a tutte le discipline creative. Una tematica di fondo per fornire risposte adeguate e incisive rispetto alle necessità che esprime la nostra società: dall’abitabilità degli spazi urbani, alla qualità degli edifici, fino alle tematiche ambientali. “La rigenerazione urbana è un tema cruciale che continuerà a essere tale anche per i prossimi decenni – ha affermato Giulia Fini – in Europa la stagione ‘della crescita’ (edilizia, urbana, demografica) è praticamente finita e per questo i temi più decisivi oggi sono il recupero, la rigenerazione e il rinnovamento degli spazi urbani piuttosto che l’espansione”. La qualità e la forza di un progetto consistono quindi nell’interpretare e considerare in modo innovativo le urgenze del presente, vedere oltre e dare a esse un nuovo significato. “Le tematiche ambientali che i nostri Paesi stanno affrontando sono imprescindibili, se non si vuole correre il rischio di essere irrilevanti e anacronistici” ha proseguito Giulia Fini, “questi temi rappresentano una grande occasione per innovare le nostre specifiche culture disciplinari e contribuire alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo europeo”.

Tematiche di grande attualità

Si tratta di tematiche di grande attualità sia per l’Italia che per la Slovenia, Paesi entrambi impegnati da anni nell’individuare soluzioni green e risposte sostenibili per uno sviluppo urbano equo. “In tal senso il know-how italiano ben si sposa con le esigenze della Slovenia” ha affermato Serenella Marzoli, che dirige l’Agenzia ICE a Lubiana, “un Paese dove non solo la capitale ma anche altri centri urbani sono oggetto di numerosi progetti di recupero sostenibile di aree svantaggiate per la valorizzazione dei territori e delle comunità”.
All’interno del PNRR sloveno, infatti – e con il contributo di fondi statali – le misure che presentano maggiori potenzialità di collaborazione e trasferimento di know-how per le imprese italiane sono proprio quelle che rientrano nella cosiddetta Area di Sviluppo Transizione Verde. In particolare, la Slovenia ha in programma consistenti investimenti per l’efficientamento energetico e la ristrutturazione sostenibile e antisismica degli edifici pubblici, nonché per le infrastrutture idriche, con l’obiettivo di potenziare le reti obsolete per l’acqua potabile e ridurre il dissesto idrogeologico. “Anche il recente Piano strategico per la crescita sostenibile del turismo punta sulla riqualificazione di spazi e territori – ha concluso Serenella Marzoli – per rendere la Slovenia una destinazione completamente green, oltre a prevedere il rinnovo sostenibile e la valorizzazione dell’eredità culturale e dell’infrastruttura pubblica dedicata alla cultura”.
A margine dell’evento, l’Ambasciatore d’Italia in Slovenia, Carlo Campanile, ha sottolineato che questi temi richiamano gli stessi concetti ispiratori della candidatura di Roma all’Expo 2030 che, all’insegna di Persone e territori: rigenerazione, inclusione e innovazione, pone l’accento proprio sulla rigenerazione urbana, l’inclusività e l’innovazione.

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