«Servirà il migliore Rijeka»

Domenica sera al Poljud andrà in scena il derby dell’Adriatico. I fiumani sono reduci dal sofferto successo di Sebenico, mentre l’Hajduk non ha ancora digerito la batosta di Pola. Il portiere e capitano definisce la partita complicata, ma non nasconde il proprio ottimismo

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«Servirà il migliore Rijeka»
Nediljko Labrović. Foto: IVO CAGALJ/PIXSELL

L’appetito vien mangiando, recita un vecchio proverbio. E non riferendosi necessariamente al cibo, bensì a qualsiasi aspetto orientato a volere di più e non accontentarsi. Questo detto lo possiamo usare benissimo anche nel caso del Rijeka, che dopo il pareggio a Osijek e la vittoria a Sebenico ora sogna il “colpo grosso” domenica pomeriggio al Poljud. Battere l’Hajduk avrebbe una grande importanza sia per la classifica che per il morale, con i fiumani che non si sono ancora del tutto arresi all’idea di dover rinunciare al quarto posto e all’Europa. Visto che la concorrenza (Varaždin, Slaven Belupo e Istra 1961) è ancora piuttosto lontana bisognerà per forza ottenere una serie di vittorie e sperare che lassù rallentino il passo. Se la seconda ipotesi non dipende dal Rijeka, nel caso della prima saranno gli stessi fiumani a decidere in parte il proprio destino. L’Hajduk ha sicuramente qualcosa in più sotto l’aspetto qualitativo e gioca davanti ai propri tifosi, ma il 3-0 rimediato a Pola deve fungere da punto di partenza per le avversarie, nella fattispecie il Rijeka. Marko Livaja è sempre in grado di piazzare il colpo vincente, ma non può fare tutto da solo (è fondamentale tagliargli i rifornimenti, nda), mentre la difesa va il tilt se messa sotto pressione. Starà a Labrović e compagni approfittare dei punti deboli degli spalatini e provare a fare il colpaccio.

Crescita progressiva
“Allo Šubićevac la squadra ha dimostrato carattere. Ci è servito parecchio tempo per carburare, ma alla fine non abbiamo rubato nulla vincendo l’incontro – dice il portiere, riferendosi al 2-1 con lo Šibenik –. In questa fase della stagione è difficile esprimersi al meglio, soprattutto per un Rijeka che ha cambiato tanto durante la pausa invernale. Al momento è fondamentale capire le idee tattiche del nuovo allenatore e rispondere al meglio sul campo. Poi, con il passare del tempo, cresceremo sicuramente. Possiamo e dobbiamo farlo. Se guardiamo a quando successo in un passato nemmeno tanto lontano, si nota che abbiamo incontrato tantissime difficoltà. Il successo di Sebenico quindi è sicuramente un bel biglietto da visita per il derby”.

Lotta senza esclusione di colpi
Quattro punti in due partite (trasferte) non sono niente male, segno che la squadra si sta pian piano ritrovando. “Sì, ma guai d accontentarci – taglia corto Labrović –. Siamo in un momento favorevole e abbiamo riguadagnato la fiducia nei propri mezzi. La partita con l’Hajduk sarà estremamente difficile e complicata per tutta una serie di motivi. Noi dobbiamo scendere in campo determinati e concentrati, senza però commettere l’errore di voler strafare a tutti i costi. Per ottenere un risultato positivo servirà un Rijeka al massimo delle proprie possibilità. Nello spogliatoio l’atmosfera è notevolmente migliorata e siamo convinti di poter far bene al Poljud. L’Hajduk avrà qualcosa da farsi perdonare dai propri tifosi e punterà ovviamente alla vittoria. In ogni caso, sono convinto che saranno novanta minuti di lotta senza esclusione di colpi”.

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