Quando i sogni diventano realtà

Canottaggio. Giornata di festa ieri nella sede della Jadran di Fiume: presentati un secondo furgone e un armo

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Quando i sogni diventano realtà

Se ci sono il giusto impegno e la volontà, spesso i sogni diventano realtà. Ne sanno qualcosa alla Jadran di canottaggio, che lo scorso agosto, per mano di Jasna Baraba, madre di un’allieva del club, hanno dato vita a una campagna crowdfunding. La raccolta volontaria di mezzi finanziari attraverso donazioni da parte di ditte, collettivi e persone comuni, perché di questo si è trattato, serviva per l’acquisto di un furgone per il trasporto degli atleti e dell’attrezzatura. I due a disposizione erano infatti di vecchia data, logorati dal tempo e ormai poco sicuri. Nella arco di pochi mesi, grazie all’impegno di tutti, l’iniziativa ha dato i suoi frutti, anche prima di quanto gli stessi promotori se l’aspettassero. E ieri il nuovo furgoncino ha ricevuto anche il suo “battesimo” ufficiale da parte del parroco Sanin Francetić. Ma non è stata l’unica novità, perché invece di un furgoncino è arrivato anche… un secondo.

 

“Prima di tutto vorrei dire che non sono io la più meritevole, bensì tutti coloro che hanno fatto le donazioni. Io ho soltanto dato il via alla campagna – ha detto Jasna Baraba –. Le cose sono andate molto meglio di quanto ci aspettassimo, in pratica abbiamo raccolto la somma necessaria prima del previsto, in appena due mesi e mezzo. Evidentemente la gente ha riconosciuto l’importanza dell’iniziativa. Il club festeggia il centesimo anniversario di fondazione e che di conseguenza è parte integrante della storia della nostra città. Ciò che mi rallegra ulteriormente è il fatto che abbiamo raccolto più soldi di quello che serviva per l’acquisto nel nuovo furgoncino: 257mila invece di 220mila. Questo ci ha permesso di vendere i due mezzi che avevamo in dotazione e, aggiungendo la differenza che ci è rimasta, acquistarne uno già usato, ma di recente produzione rispetto a quelli che avevamo a disposizione. Diciamo che per i prossimi 6-7 anni abbiamo risolto il problema del trasporto di persone e attrezzatura”.

Il nuovo furgoncino rosso fiammante

Soddisfazione anche sul volto del presidente della Jadran, Ivo Zrilić. “La possibilità di poter disporre del nuovo furgoncino ha per noi un significato inestimabile. Finalmente possiamo tirare un sospiro di sollievo, mettendoci in viaggio senza il timore di rimanere per strada in panne. Sì, perché tutti noi abbiamo la responsabilità verso questi bambini e giovani, la cui sicurezza è al primo posto. Adesso posso finalmente dormire sonni tranquilli. Il fatto di avere un certo comfort durante il viaggio ti permette poi di essere piò riposato per la gara, rendendo ovviamente meglio”.

Oltre ai due furgoncini, “presentato” anche il nuovo armo per il quattro. “Non è nuovo di zecca, ma ci è arrivato per mezzo del Comitato olimpico croato nelle vesti di coofinanziatore. L’abbiamo voluto esporre per far vedere all’opinione pubblica quali siano le esigenze di un club di canottaggio. Ci servono tante cose, questa è soltanto una parte. Ringrazio la Città e la Regione per l’aiuto. L’entrata in mare? Resta un problema, ma al momento non prevediamo nulla in merito. Dipenderà anche dal fatto se il club resterà in futuro in questa zona o no”.

L’armo per il quattro

I risultati degli ultimi tempi sono molto positivi e anche i prossimi anni potrebbero essere rosei. “Abbiamo tantissimi giovani iscritti alla scuola di canottaggio. Onestamente non mi spiego il perché, forse la campagna ha fatto il suo anche in chiave di immagine del club. Ogni giorno abbiamo una trentina di bambini, che in attesa nella bella stagione lavorano soprattutto in palestra. Nel frattempo prepariamo gli armi per l’uscita in mare non appena la stagione lo consentirà. Direi che abbiamo diversi motivi per essere soddisfatti e orgogliosi”, conclude Zrilić.

Ogni battesimo deve avere anche le sue madrine. Oltre a Jasna Baraba, ecco dunque Dorotea Pešić Bukovac, presidente dell’Assosport fiumano, e Sonja Šišić, assessore regionale alla cultura e allo sport. Immancabile, ovviamente, anche la torta celebrativa, perché quello di ieri è stato per la Jadran davvero un giorno da ricordare a lungo…

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