«Il kickboxing, un importante strumento educativo per i bambini»

Dragan Ljuboja, fondatore e capoallenatore della società di Buie, racconta i successi ottenuti dai suoi allievi ai recenti Campionati nazionali rimarcando i valori dello sport

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«Il kickboxing, un importante strumento educativo per i bambini»

“Per ottenere eccellenti risultati nello sport è necessaria una combinazione di talento, volontà, impegno e una forte disciplina mentale”. È questo il diktat e punto di forza di Dragan Ljuboja, fondatore e capoallenatore della società di kickboxing di Buie, nonché presidente dell’Unione dei club di kickboxing della Regione istriana che ultimamente vanta brillanti successi conseguiti ai Campionati nazionali tenutisi di recente a Osijek. Il club è stato fondato nel 2010 con l’obiettivo di dare a giovani e bambini l’opportunità di praticare questo sport pure nel territorio dell’ex Buiese in quanto il circolo più vicino si trovava a Parenzo. È noto l’effetto molto positivo sullo sviluppo psicomotorio nei bambini mentre negli adulti aiuta coloro che vogliono liberarsi da stress, eccesso di peso o vogliono plasmare un corpo muscoloso ed equilibrato. Un valore aggiunto emerge nel 2015 quando si avvia la collaborazione con l’asilo croato e la scuola dell’infanzia “Fregola” di Buie, grazie alla quale ogni giorno una sezione delle due istituzioni si reca nella palestra per allenarsi e, in accordo con l’allenatore Dragan e gli educatori, svolgono attività consone alla loro età e capacità. Per conoscere meglio il club e questa disciplina sportiva abbiano incontrato proprio Dragan Ljuboja.

Può condividere con noi alcune soddisfazioni che ha visto realizzarsi in questi anni?

“Le arti marziali aiutano i giovani a padroneggiare la tecnica dell’autodifesa in modo da essere in grado di difendersi in caso di aggressione. Inoltre, insegnano loro a rispettare sé stessi e gli avversari, il che dà loro un senso di gratitudine e li aiuta a vivere una vita equilibrata senza dover ricorrere alla violenza nella risoluzione dei conflitti. Faccio un paio di esempi. La generazione attuale ha iniziato ad allenarsi nel 2016. Angelina Videc, attualmente campionessa nazionale di K1, ha fatto la sua prima apparizione nel 2018 con soli 27,5 chili di peso. Valentino, suo fratello, è un ragazzo che non molla mai, ha un talento strepitoso ma è soprattutto un grande lavoratore. Non sceglie mai per la strada più facile perché in ogni torneo ha il maggior numero di combattimenti e avversari da superare per arrivare a giocarsi una medaglia. Ryan (Aličajić) invece è un ragazzo che è arrivato dal karate e si è adattato molto bene alla nuova disciplina. Doris (Suvajac) ha iniziato a praticare il kickboxing quando i fratelli Videc avevano fatto i maggiori progressi e nel 2020 è diventata campionessa regionale. Nel triennio 2018-2020, 20 di questi ragazzi, dai 7 ai 14 anni, hanno partecipato a 15 tornei vincendo ben 15 medaglie d’oro, 18 d’argento, 21 di bronzo. Nel 2018 Angelina e Valentino sono stati nominati migliori atleti scelti dal NW della Città di Buie e nello stesso anno quella del nostro club è stata nominata la miglior squadra giovanile. Quest’anno abbiamo ottenuto un risultato storico, ovvero tre campioni nazionali che rappresenteranno la Croazia, ma anche l’Istria e Buie, ai Mondiali di Dublino in programma a settembre”.

Angelina Videc.
Foto: EKSTREMNI MARKETING

A proposito del campionato nazionale, ci può raccontare le emozioni e come i suoi allievi hanno conseguito questo risultato così brillante?

“Nelle discipline K-1 e KL abbiamo schierato 4 atleti dei 30 bambini che attualmente fanno parte del nostro club. Finora hanno centrato ottimi risultati nelle discipline Point fighting e Low kick, mentre a Osijek hanno gareggiato in quelle più impegnative, quali Kick light e K-1. I quattro ragazzi in questione sono Ryan Aličajić, Doris Suvajac, Angelina e Valentino Videc. Ryan ha preso parte per la prima volta a una gara di kickboxing ed è diventato subito campione nazionale nel KL. Anche Doris ha gareggiato nella stessa disciplina. Non è arrivata la medaglia, ma è stata impressionante la sua caparbietà perché nei quarti di finale non hai mai mollato nonostante le costanti interruzioni necessarie per essere medicata in seguito a un duro colpo ricevuto sul volto. Angelina si è laureata campionessa nel K-1 superando in finale un’avversaria che pesava ben 6 chili in più rispetto a lei. Infine, suo fratello Valentino ha vinto l’oro nella disciplina KL”.

Doris Suvajac in azione.
Foto: EKSTREMNI MARKETING

Risultati che vi spingono ad ambire a nuovi traguardi. Che cosa vi aspetta adesso?

“Penso sia superfluo ribadire quanto siamo orgogliosi dei nostri piccoli lottatori, come del resto anche di tutti i membri del club. Loro rimarranno sempre dei vincenti, sia in caso di sconfitta che di vittoria. La prima cosa che fa avvicinare un bambino allo sport sono il gioco e il divertimento, mentre lo allontana da questo la vittoria come imperativo. Perciò è fondamentale l’interazione genitore-allenatore-bambino per lo sviluppo e la formazione dell’atleta. È molto importante trasmettere ai bambini i giusti valori perché in futuro desideriamo che si comportino alla stessa maniera con i nostri figli essendo loro gli artefici del nostro futuro e noi, allenatori, siamo coloro che spalancano loro le porte di un mondo nuovo, quello degli adulti. La dimostrazione che siamo sulla strada giusta è questo Campionato e il fatto che ne siamo usciti con tre campioni nazionali. Una piccola città qual è Buie ha finora ben tre rappresentanti in nazionale, Angelina, Valentino e Ryan. Tutti gli altri avranno invece a breve l’occasione per conquistare un posto in nazionale”.

Ryan Aličajić durante gli allenamenti.
Foto: EKSTREMNI MARKETING

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