Rinviato il 20 novembre a causa dell’emergenza coronavirus, si gioca quest’oggi al Drosina il derby istroquarnerino di Prima Lega, valevole per la 12ª giornata. Istra 1961 e Rijeka arrivano all’appuntamento con due stati d’animo diversi: i fiumani sono reduci da una sconfitta, mentre i polesi da una vittoria. Ma nessuno in casa gialloverde s’illude che i padroni di casa abbiano un ruolo da favorito. Anzi, tutt’altro.
In primo luogo, la tradizione è dalla parte dei fiumani, come d’altronde anche la qualità individuale. Lo stanno a dimostrare i dieci punti che dividono le due compagini in classifica. Come se non bastasse, anche in questa partita, come in quelle precedenti contro Gorica e Slaven Belupo, nelle quali comunque hanno conquistato quattro punti, i polesi avranno diverse defezioni.
A causa della somma di ammonizioni non saranno della contesa lo stopper Josip Tomašević e il centrocampista Einar Galilea. Il Covid-19 ha invece fermato l’attaccanteAdrian Fuentes e l’esterno Mateo Lisica. Mancheranno inoltre il terzino destro Rafael Navarro e il centrocampista Slavko Blagojević, i quali hanno saltato per infortunio anche il match contro lo Slaven Belupo. Non ci sarà neppure l’attaccante esterno Matej Vuk, giocatore del Rijeka in prestito all’Istra 1961 che in base all’accordo tra le due società salterà i confronti diretti. Oltre a loro, i problemi riguardano pure gli stopper Petar Bosančić e Rafa Paez, il centrocampista Antonio Perera nonché l’attaccante Gedeon Guzina, tutti non al meglio, ma che giocoforza dovranno stringere i denti per completare l’undici titolare.
Complici queste defezioni e incognite, all’allenatore Fausto Budicin non sarà facile scegliere la formazione da mandare in campo. In un ipotizzabile 3-5-2, a volte utilizzato dall’allenatore contro gli avversari più forti, dovrebbero trovare posto il portiere Ivan Lučić, gli stopper Luka Hujber, Josip Šutalo, Petar Bosančić (Rafa Paez), gli esterni Šime Gržan (sulla destra) e Sergi Gonzalez (sulla sinistra), i centrocampisti Antonio Perera, Stefan Lončar e Antonio Ivančić e gli attaccanti Josip Špoljarić e Gedeon Guzina.
“La qualità del Rijeka non la scopriamo adesso. Hanno un’ottima tradizione al Drosina e ormai si sentono come a casa. Credo che saranno molto motivati, specialmente dopo la sconfitta contro il Varaždin, e faranno di tutto per rimediare alla brutta figura”, ha detto ieri in conferenza stampa l’allenatore dei gialloverdi, Fausto Budicin. “Per quel che ci riguarda, dopo il successo contro lo Slaven Belupo siamo in un buon momento a livello psicologico. Purtroppo abbiamo diversi problemi per completare l’undici iniziale a causa degli infortuni e del coroinavirus. Deciderò chi schierare soltanto dopo l’ultimo allenamento. La partita odierna significa molto per la squadra e per i tifosi, per cui vogliamo conquistare un risultato positivo”, ha aggiunto.
Da sottolineare che con la gara di recupero contro il Rijeka per i polesi inizia un periodo di partite contro avversarie che si trovano nella parte superiore della graduatoria. Sabato prossimo i gialloverdi saranno di scena a Osijek, mercoledì andranno al Poljud per affrontare l’Hajduk, mentre tra undici giorni faranno gli onori di casa alla Dinamo. Anche per questo motivo la vittoria di domenica scorsa contro lo Slaven Belupo ha un peso che va oltre i soliti tre punti.
Ritornando all’incontro odierno (a porte chiuse), il fischio d’inizio è previsto per le ore 15. Il match sarà diretto da Ivan Vučković di Zagabria.
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