Rijeka, occasione sprecata

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Rijeka, occasione sprecata

KOPRIVNICA | Nell’incontro di recupero della 18ª di campionato, che segna di fatto l’inizio della fase primaverile, il Rijeka pareggia per 1-1 in casa dello Slaven Belupo. Un punto che permette alla squadra di Igor Bišćan di salire a quota 34 in classifica e di agganciare in seconda posizione l’Osijek, a -11 dalla Dinamo. Resta però il rimpianto per non aver saputo vincere.

A Koprivnica fa freddo, il campo è a tratti ghiacciato e gli spettatori sugli spalti circa 500. L’inizio di gara vede le due squadre impegnate nella classica fase di studio, con la paura di non sbagliare. Il primo tentativo della partita è di Bačelić-Grgić, una vecchia conoscenza dei fiumani (militava nell’Istra 1961), che impegna Sluga dalla distanza. Gli ospiti rispondono per le rime con Kvržić, senza particolare esito. Al 18’ il numero 7 crossa per Čolak, che non aggancia a due passi dalla porta di Filipović. Non è certo una partita indimenticabile e di vere occasioni da gol non c’è nemmeno la traccia. Per lo meno sino alla mezzora, quando Bačelić-Grgić si prende gioco della difesa quarnerina e serve Karamarko, il quale calcia alto da posizione molto favorevole. Si fa male Raspopović, al cui posto entra Escoval. Il Rijeka si fa pericoloso allo scadere di tempo. Al 42’ Čanađija serve di prima intenzione Acosty che, da posizione decentrata, calcia sul portiere. Due minuti più tardi Mamić impegna Filipović su calcio di punizione, con il portiere di casa bravissimo a deviare in angolo.
Nessun cambio nell’intervallo. Poco importa perché al 48’ il Rijeka passa in vantaggio. Mamić mette in mezzo dalla sinistra, Čolak appoggia di testa per Acosty che, sempre di testa, insacca per l’1-0. Passano pochi minuti e i fiumani rischiano grosso: Nowak schiaccia di testa e Sluga riesce a toccare quel tanto che basta per deviare la palla sulla traversa. Lo Slaven non ha più nulla da perdere e si riversa in attacco. Ci prova il solito Bačelić-Grgić su punizione, ma la sfera termina alto. All’85’, però, il centrocampista approfitta al meglio di una disattenzione collettiva dei fiumani e, lasciato quasi completamente solo nei sedici metri, firma il definitivo pareggio.

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