«Ci sono modi e modi di perdere»

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«Ci sono modi e modi di perdere»

POLA | “Siamo ancora vivi, ci aspettano otto turni di campionato e non ci arrenderemo di sicuro. Detto questo, qualcosa dobbiamo cambiare”. È questo il pensiero dell’allenatore dell’Istra 1961, Darko Raić-Sudar, dopo la sconfitta di domenica sera al Drosina contro la Dinamo (0-4).
Una battuta d’arresto contro la squadra avviata a riprendersi il titolo di campione nazionale non può fare scattare l’allarme. C’è per anche l’altra faccia della medaglia, che deve far riflettere: con gli zagabresi è arrivata la terza sconfitta consecutive al termine di una partita nella quale quelle poche occasioni dei polesi sono arrivate quando il risultato era oramai compromesso.
“Siamo rimasti in partita soltanto nel primo tempo. Il secondo gol ha rappresentato l’inizio della fine. Mi dispiace soprattutto per gli ultimi dieci minuti quando siamo andati completamente alla deriva. E ciò non posso accettare in quanto ci sono modi e modi di perdere e i nostro è stato sbagliato”.
L’allenatore non cerca troppe giustificazioni nella crisi societaria. “È vero che abbiamo dei grandi problemi, che però esistevano pure un mese fa quando giocavamo bene ed eravamo più reattivi. Ora invece c’è troppo nervosismo, troppa insoddisfazione tanto che è mancato davvero poco che interrompessi l’allenamento della vigilia”.
Raić-Sudar ha annunciato che ci saranno dei cambiamenti in squadra già dalla trasferta di Osijek di venerdì prossimo quando non ci saranno sicuramente Vojnović e Matas. I due giocatori, infatti, sono arrivati in prestito all’Istra 1961 dalla società slavone a una condizione ben precisa: i due non possono venire schierati negli scontri diretti. L’allenatore ha anche detto che è giunto il momento di schierare in prima squadra Bady, che ha ben fatto contro la Dinamo. Il centrocampista brasiliano e Matei, ancora una volta più che positivo, potrebbero formare davvero una bella coppia di centrocampo, settore che nelle ultime gare non riesce a imporsi e sfornare palloni giocabili per le punte.
In due settimane i polesi hanno dilapidato tutto il vantaggio nei confronti delle concorrenti nella lotta per la salvezza. Il Rudeš da meno 7 è arrivato a un solo punto di distacco, lo Cibalia invece ha operato l’aggancio. Le tre squadre devono ancora affrontarsi a vicenda e gli scontri diretti potrebbero risultare decisivi: i polesi faranno visita allo Cibalia, gli zagabresi faranno gli onori di casa alla compagine di Vinkovci, mentre nell’ultimo turno l’Istra 1961 ospiterà il Rudeš. Ma arrivare ai 90’ conclusivi con una partita da dentro o fuori non sarebbe proprio il massimo, per cui la squadra di Darko Raić-Sudar dovrà mettere del fieno in cascina molto prima. A patto di invertire quanto prima la rotta.

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