Negli ultimi giorni il presidente Damir Mišković ha confermato, forse per la prima volta, i timori che il nuovo stadio di Cantrida non si farà, non certamente nell’immediato futuro. Anche per questo motivo al Rijeka hanno pronto il “piano B”, che prevede la copertura degli altri tre lati dell’impianto di Rujevica. L’ammissione non deve essere sicuramente piaciuta troppo all’Armada, che considera Cantrida come l’unica vera propria casa. Forse anche per questo motivo la tifoseria fiumana ha convocato ieri una conferenza stampa in merito alla rivitalizzazione del vecchio stadio. “Siamo perfettamente consapevoli degli sforzi finanziari necessari per la costruzione del nuovo stadio a Cantrida, come pure che ogni cosa ha i suoi tempi – le parole del segretario Denis Povh –. Però, non possiamo trascurare il fatto che il vecchio stadio sta lentamente morendo. Vogliamo assolutamente ridargli in parte l’antico splendore, magari organizzando di tanto in tanto qualche avvenimento. Sappiamo bene che ciò non può essere una gara di campionato o delle Coppe europee, ma disputare qualche amichevole sarebbe già tanto, magari a carattere umanitario che coinvolgerebbe così anche le unità di autogoverno locale. Vogliamo organizzare anche una tribuna pubblica per capire cosa fare dello stadio. Invitiamo il Rijeka a riflettere sulla possibilità di disputare in futuro almeno una partita di campionato o di Coppa Croazia a Cantrida, perché anche allo stato attuale l’impianto è migliore di diversi altri in Croazia”.