Ecco il Rijeka che piace a Kek «Giocato in modo intelligente»

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Ecco il Rijeka che piace a Kek «Giocato in modo intelligente»

FIUME | Svanito il sogno di difendere almeno il trofeo di Coppa Croazia, per il Rijeka l’unico obiettivo stagionale rimasto è rappresentato dal secondo posto in campionato. Il primo è proprietà della Dinamo, che a meno di clamorosi colpi di scena farà tappa a… Rujevica per riprendersi dalla bacheca del Rijeka la coppa di squadra campione.
Per il titolo di vicecampione sono in lotta Hajduk e Rijeka, separati da un punto in classifica, con i fiumani che potranno contare sullo scontro diretto in casa nell’ultima giornata. Nel frattempo bisogna per lo meno cercare di non perdere terreno nei confronti degli spalatini e in tal contesto il successo per 3-1 in casa dello Slaven Belupo assume una notevole valenza, più di quanto si potrebbe pensare. “Tre punti importantissimi, anche perché siamo andati a Koprivnica dopo due trasferte molto difficili e complesse – ammette l’allenatore Matjaž Kek –. Peccato che al Maksimir le cose non siano andate così bene, ma già al momento del sorteggio eravamo perfettamente consapevoli di aver pescato il peggior avversario possibile. Tra Hajduk e Dinamo abbiamo bruciato tantissime energie fisiche e mentali e pertanto, lo confesso, temevo parecchio la gara con lo Slaven. Devo dire che la squadra ha giocato in modo intelligente, controllando la partita per gran parte dei 90 minuti. Con un simile atteggiamento prima o poi emergono la qualità individuale e del sistema di gioco. Direi che abbiamo veramente sofferto soltanto per 10 o 15 minuti. In altre parole, abbiamo strameritato la vittoria”.

Heber, tanto sacrificio

Il tecnico sloveno cita le qualità dei singoli, tra i quali a fare la differenza è stato soprattutto il brasiliano Heber. “Lui è quasi sempre determinante, anche quando non segna. Purtroppo, i titoli spettano sempre a chi la butta dentro, senza dare troppo spazio alle… comparse. Contro Hajduk e Dinamo non è andato in gol, ma il suo spirito di sacrificio al servizio della squadra è stato ammirevole. Inoltre, è molto prezioso in fase di copertura. Non dobbiamo dimenticare che è reduce da un lungo periodo di stop e quindi alle volte sembra forse un po’ in difficoltà. Quanto fatto in occasione dell’1-0 di Acosty ci ha spianato poi la strada verso la vittoria”, spende parole al miele Kek per il suo attaccante, il che non capita spesso. Come, del resto, è anche piuttosto inusuale che lo sloveno ammetta che il piazzamento finale non è poi soltanto un optional, qualcosa che passa in secondo piano… “Quando dico che per me conta soprattutto l’impegno e che la squadra dia sempre il massimo, ciò non esclude a priori l’importanza di vincere la partita come tale. Ovvio che i punti sono importanti, così come anche il piazzamento. Mi spiego meglio: tutti noi vogliamo fortemente il secondo posto finale, che oltre al prestigio di chiudere davanti all’Hajduk ci permetterebbe di iniziare il cammino europeo due settimane più tardi. Questo, però, non deve diventare un’ossessione. Il mio obiettivo è ottenere risultati di prestigio, ma anche costruire con il tempo la squadra per il futuro. Direi che dopo il mercato invernale abbiamo in parte voltato pagina e agito in questa direzione. Con ogni probabilità questa stagione non vinceremo nulla, ma allo stesso tempo abbiamo già gettato le basi per la prossima, ed è questo che conta veramente”.

Acosty: «Ringrazio l’allenatore»

Vuoi un po’ per il calo di rendimento di Zoran Kvržić, vuoi in gran parte per meriti propri, fatto sta che nelle ultime partite Maxwell Acosty sembra avere conquistato definitivamente la fiducia di Kek. Suo il gol che ha aperto le marcature a Koprivnica, in una partita nella quale il ghanese è stato un costante pericolo per la difesa di casa lungo la fascia destra: “A mio avviso abbiamo giocato una buona gara. In alcuni frangenti è subentrata un po’ di stanchezza, ma è anche logico visto che si è trattato della terza partita nell’arco di sette giorni. Sono soddisfatto per il gol segnato, però lo sono ancora maggiormente per i tre punti conquistati. Devo ringraziare il tecnico per l’occasione che mi sta dando. Prometto che continuerò a lavorare sodo in ogni allenamento, facendomi trovare pronto quando sarò chiamato in causa. Ho aspettato a lungo la mia occasione e finalmente è arrivata”, le parole di Acosty, per il quale si è trattato del terzo gol stagionale in campionato, anche se del ghanese ricorderemo soprattutto la rete segnata al Meazza contro il Milan.

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