A Pisino una festa di calcio e amicizia

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A Pisino una festa di calcio e amicizia

PISINO | Oltre 700 spettatori presenti, con sugli spalti intere famiglie provenienti anche da Fiume. Il bello del calcio, insomma. Perché Pazinka-Rijeka, partita in occasione del 70º anniversario di fondazione del club istriano, è stata concepita ed è anche stata prima di tutto la classiica festa del calcio. Alla fine si sono divertiti tutti, e non soltanto per i sei gol visti nel corso dei novanta minuti. I giocatori di casa, che hanno avuto l’onore di affrontare pur sempre la squadra vicecampione di Croazia; quelli ospiti, che hanno avuto la possibilità di indossare la casacca della prima squadra, e ovviamente il pubblico, che ha applaudito molto sportivamente ogni giocata spettacolare e ciascun gol, indipendentemente dal nome del marcatore e dal colore di maglia che indossava. Perché, come già detto, sabato pomeriggio a contare meno di tutto era il risultato finale. Tuttavia, per dovere di cronaca, diciamo che la gara si è conclusa sul risultato di 3-3, che premia entrambe.

Due squadre fatte in… casa

La squadra di Igor Bišćan, anzi forse meglio dire di Renato Pilipović, si è presentata in campo con un mix di juniores, allievi e qualche elemento della prima squadra come Prskalo, Escoval, Acosty, Halilović e Pavičić, quest’ultimi due entrati in campo soltanto nel finale di gara. Gli altri titolari sono rimasti a Fiume a preparare la gara di campionato di venerdì prossimo in casa della Lokomotiva. Il Pazinka, reduce dalla batosta di Segna e domani atteso dal match interno con l’Halubjan, ha risposto con tutto il meglio a disposizione, a parte qualche infortunato. Ed è stato davvero bellissimo vedere all’opera tantissimi giovani. Da una parte abbiamo potuto notare i vari Smolčić, Zrilić o Lazić, che rappresentano il futuro del Rijeka in piena sintonia con quella che è la politica societaria del presidente Damir Mišković; dall’altra i tanti ragazzi di casa dei quali pochissimi sopra i 25 anni e soltanto uno “straniero”, ma comunque dal vicino Albonese. “I risultati sono quelli che sono e visto che siamo terzi nella classifica di Quarta Lega non c’è nemmeno di che lamentarsi. Però, questi ragazzi sono i… nostri ragazzi e per questo motivo li sosteniamo nel bene e soprattutto nel male. Non sono certo Messi o Ronaldo, ma s’impegnano anche più di loro e per tal motivo si meritano di venirli a vedere”, racconta un tifoso di casa. Un altro, decisamente più anziano e in versione “amarcord”, aggiunge scherzosamente: “Il Rijeka vince più spesso al Maksimir o al Poljud che a Pisino. Qui, nelle due stagioni che il Pazinka militò in Prima Lega, i fiumani pareggiarono due volte. Trent’anni fa, in occasione dei 40 anni di fondazione, il Rijeka vinse invece a malapena per 1-0”.

Da Osojnak a Ivan Lepinjica

Sono tanti i fatti storici che legano il Rijeka al Pazinka, oltre ovviamente ai legami di amicizia e di collaborazione sportiva. Tutto iniziò dopo la Seconda Guerra mondiale con Stojan Osojnak, il primo calciatore a indossare la maglia del Rijeka dopo quella della squadra di Pisino, che all’epoca non si chiamava ovviamente Pazinka. Poi, con il passare degli anni e dei decenni fu man mano la volta di Miloš Hrstić, Željko Belić, Irenko Jurić, Mauro Tomišić, Sead Seferović o Dalibor Pauletić. L’ultimo della serie è il 18.enne Ivan Lepinjica, di recente (con l’Osijek) autore della sua prima rete con la maglia del Rijeka. Ivan ha mosso i primi passi calcistici a Pisino e nel Pazinka giocano tuttora i fratelli Marko e Igor. Il confronto diretto in campo è mancato, perché Ivan era reduce dall’impegno con la nazionale Under 20 in Svizzera, ma ha comunque raccolto gli appluasi di tutto lo stadio prima del fischio iniziale. L’attuale diesse fiumano, Srećko Juričić, iniziò invece la sua carriera di allenatore proprio sulla panchina istriana. Ma non fu un percorso uni-direzionale, visto che c’è stato movimento anche da Fiume a Pisino. Due i nomi su tutti: Damir Desnica, colui che ebbe grandissimi meriti nella promozione in Prima Lega croata e che chiuse la sua carriera a Pisino, nonché Tonči Gabrić, portiere che con la maglia fiumana collezionò quasi cento presenze.

Arrivederci alla prossima

Per finire, da sottolineare il bel gesto sportivo da parte del Rijeka, che ha omaggiato la società istriana con un completo di palloni da gioco. Per un club che non ha certo i mezzi finanziari dei fiumani e che deve affidarsi soprattutto a risorse interne per mantenere la squadra seniores e una scuola calcio comprendente circa 150 bambini ogni “aiuto” è benvenuto. Inoltre, il direttore sportivo Srećko Juričić ha consegnato una targa ricordo al presidente del Pazinka, Dragan Špiraka, in occasione del 70º compleanno e della gara amichevole. In attesa di rivedersi alla prossima occasione e in ricordo dei tanti decenni di collaborazione e amicizia sportiva….

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