Il primo trasporto postale subacqueo della storia

Settembre 1984. A Camogli ci fu un evento eccezionale che vide coinvolti i Carabinieri subacquei del Centro di Genova come tecnici operatori e il sottoscritto in qualità di ideatore e promotore

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Il primo trasporto postale subacqueo della storia

Nel settembre del 1984 ebbe luogo a Camogli un evento eccezionale che vide coinvolti i Carabinieri subacquei del Centro di Genova come tecnici operatori e il sottoscritto in qualità di ideatore e promotore di quello che l’allora Ministero delle Poste e Telegrafi considerò il Primo trasporto subacqueo a staffetta per un dispaccio postale. Erano mesi che l’idea mi frullava per la testa. Avevo parlato con un mio amico, l’allora Colonnello dei CC Franco Romano, circa la possibilità di affidare ai Carabinieri sommozzatori l’onere tecnico della riuscita del trasporto subacqueo. Sarebbe stata la prima volta al mondo che un plico di posta avrebbe avuto la ventura di essere consegnato a destinazione tramite un trasporto così singolare.

Nell’uffcio postale

Un dispaccio speciale
Appena ricevuto il consenso da parte del Comando generale dell’Arma, intrapresi le trattative con la direzione delle Poste. Dopo poco tempo mi fu comunicato che il Ministero PT acconsentiva di ufficializzare il trasporto per via subacquea di un dispaccio speciale, creando per l’occasione degli annulli particolari. Scelsi la giornata del 21 settembre perché, in concomitanza con la prima edizione del film subacqueo che quell’anno si teneva a Camogli, ci sarebbe stata un’attenzione di pubblico maggiore. Vista la natura del trasporto, furono scelte le località di San Fruttuoso come partenza e quella di Camogli come arrivo.
Devo dire che le Poste fecero le cose in grande, proponendo di istituire, oltre agli annulli anche due funzionali e appositi uffici postali nelle due località. Mancava solamente il contenitore stagno che avrebbe contenuto la posta. Fu realizzato in pochi giorni in funzione dell’Aquazepp: il mezzo elettrico di propulsione subacquea in dotazione a quel tempo al Centro Sub dei Carabinieri.

A suddividersi il percorso furono i Carabinieri sub

Grande interesse
Venerdì 21 settembre la Baia di San Fruttuoso era ingombra di barche. La novità dell’exploit postale attirò molta gente. Non mancarono filatelici appassionati che volevano accaparrarsi le buste con gli annulli speciali. La direzione delle Poste creò una postazione mobile sul molo di San Fruttuoso, con tanto di impiegato e dotata dei timbri appositamente realizzati. Le persone fecero la fila per consegnare allo “sportello” la corrispondenza affrancata che fu timbrata e posta nel contenitore a chiusura stagna.
Verso le 14.30 giunsero le motovedette dei CC e dopo una breve cerimonia il Cap. Gasparro, allora Comandante del Centro Subacqueo dei CC e il Mar. Lupo scesero in acqua ai comandi della “capsula postale subacquea” e dell’Acquazepp. Iniziò così il primo trasporto al mondo di un “dispaccio” postale eseguito completamente in immersione. Fu predisposto un cambio subacqueo a staffetta tra diversi militari sub che si suddivisero il percorso alternandosi lungo le quattro miglia di mare che separano San Fruttuoso da Camogli. Il contenitore trasportava circa 20 chilogrammi di corrispondenza e fu seguito in superfice dai verificatori che dovevano testimoniare la regolarità del trasporto.

Sergio Loppel intervistato dalla Rai

Il punto di accoglienza
Anche al Porto di Camogli fu creato un punto di accoglienza postale con tanto di funzionari, pronti a trasportare con un loro mezzo il “sacco della corrispondenza” all’ufficio postale nel centro della cittadina. Qui attendeva una grande folla per ritirare la singolare corrispondenza. Ricordo alcuni discorsi che vertevano sulla quantità delle richieste, mentre qualcuno già formulava proponimenti per usare addirittura un minisommergibile per il trasporto. Sta di fatto che questa originale staffetta dovette essere calcolata con precisione dai sub dei CC che si divisero il compito non proprio leggero del trasporto.

La busta ufficiale con il timbro “I esperimento posta subacquea a staffetta”

L’apertura della capsula
Ad assistere all’apertura della capsula subacquea, effettuata da un ufficiale postale, ci furono giornalisti e operatori televisivi che ripresero la curiosa procedura degli “annullamenti postali” delle buste “primo giorno”, documentando un avvenimento che sanciva la primogenitura di un servizio postale particolare, usato per la prima volta nella storia. I timbri originali degli annulli postali, sono stati certificati e raccolti nel Museo Nazionale delle Poste a Roma, dove sono esposti a memoria dell’avvenimento.
Fu, senza dubbio un’esperienza che riscosse, all’epoca, un discreto interesse soprattutto folcloristico e innovativo, tant’è vero che l’anno seguente, il 27 di luglio a Castellammare del Golfo in Provincia di Trapani le Poste Italiane ripeterono l’esperimento con il “2° Trasporto di Posta Subacquea tra le località di Scopello e Guidaloca.

La busta ufficiale

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