Plenković, la leadership non è a rischio Tolušić vicepremier. Economia a Horvat

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Plenković, la leadership non è a rischio Tolušić vicepremier. Economia a Horvat

ZAGABRIA | Lo scandalo Hotmail resta l’argomento principale sulla scena politica croata. Degli strascichi della vicenda legata alla stesura della Lex Agrokor hanno discusso a quattr’occhi il presidente della Repubblica, Kolinda Grabar-Kitarović e il premier Andrej Plenković. Nel corso del colloquio è stato deciso che la sessione del Consiglio per la sicurezza nazionale, che dovrebbe essere dedicata per l’appunto alla crisi innescata dalla pubblicazione del carteggio elettronico attinente alla Lex Agrokor, si svolga lunedì prossimo 28 maggio. Il Capo dello Stato e il presidente del governo hanno concordato pure d’incontrarsi ancora una volta nel corso di questa settimana.

Venerdì si saprà tutto

Il presidente del Sabor, Gordan Jandroković, ha intanto espresso la convinzione che venerdì sarà possibile votare la fiducia ai nuovi componenti dell’Esecutivo, ossia al vicepremier e al ministro dell’Economia, che dovrebbero subentrare alla dimissionaria Martina Dalić, travolta dallo scandalo Hotmail. “Mi attendo che venerdì saremo in grado di nominare in Parlamento con almeno 77 voti il nuovo capo del dicastero dell’Economia. La settimana dovrebbe evolversi in maniera positiva e culminare sabato con il congresso dell’Accadizeta”, ha dichiarato ancora Gordan Jandroković. Secondo il presidente del Sabor, il principale partito del centrodestra e della coalizione di governo è stabile e tale rimarrà sotto la guida del premier Andrej Plenković.

Horvat all’Economia?

Nel tardo pomeriggio, dopo la sessione della Presidenza e del Consiglio nazionale dell’HDZ è emerso che il nuovo ministro dell’Economia sarà Darko Horvat. Nei giorni scorsi si dava praticamente per certo che sarebbe stato l’attuale ministro dell’Ambiente e delle Politiche energetiche, Tomislav Ćorić, a essere il successore di Martina Dalić alla guida del dicastero dell’Economia. Egli stesso, però, ha smentito categoricamente ieri mattina le voci che lo davano in corsa per questo incarico. Pertanto a rivelarsi esatte sono state le ultime voci di corridoio, che davano in ascesa, per quanto concerne la candidatura a ministero dell’Economia, Darko Horvat, che aveva già ricoperto un incarico ministeriale (aveva retto il dicastero dell’Imprenditoria e dell’Artigianato) all’epoca in cui a guidare il governo era Tihomir Orešković, mentre a tirare le fila nell’Accadizeta era Tomislav Karamarko. Il nuovo vicepresidente del governo dovrebbe essere invece Tomislav Tolušić, che faceva parte pure lui dell’Esecutivo di Tihomir Orešković. L’unica cosa scontata a questo punto, come ha rilevato il ministro dell’Ambiente e delle Politiche energetiche, Tomislav Ćorić, è che il nuovo titolare del dicastero dell’Ecohomia dovrà sicuramente rimboccarsi le maniche nel periodo a venire per affrontare di petto i problemi economici correnti che sicuramente non mancano, a cominciare dal patteggiamento tra i creditori dell’Agrokor, ancora in alto mare.

A proposito della crisi della multinazionale zagabrese Tomislav Ćorić ha fatto, professione di ottimismo, rilevando di essere convinto che il patteggiamento avrà luogo nei tempi previsti, ossia entro il 10 luglio prossimo. Il ministro si è detto fiducioso anche sugli andamenti economici, rilevando che il saldo positivo del bilancio nazionale, registrato alla fine dello scorso anno, fa ben sperare, alla pari dell’aumento del rating creditizio del Paese.

Plenković non si tocca

Nei giorni scorsi non mancavano gli analisti zagabresi, soprattutto quelli vicini alla destra, che davano ormai per finita o quasi la carriera governativa dell’attuale capo del governo. Però in questo momento nulla lascia presagire che anche la poltrona del premier Andrej Plenković possa essere in bilico, nonostante gli scontri con la corrente di destra del suo partito e gli strascichi sicuramente spiacevoli dello scandalo Hotmail. Nei giorni scorsi autorevoli commentatori avevano sostenuto che Andrej Plenković avesse se non i giorni almeno le settimane contate quale capo dell’HDZ e dell’Esecutivo, non soltanto a causa degli scandali legati all’Agrokor, ma soprattutto alla luce del braccio di ferro interno al suo partito e al fatto di essere finito in rotta di collissione con dei pezzi da novanta dell’HDZ come Davor Ivo Stier, Milijan Brković e Miro Kovač, soprattutto per quanto concerne il nodo della ratifica della Convenzione di Istanbul. “Il prossimo congresso dell’HDZ dimostrerà la forza del partito e l’ampio sostegno di cui gode il premier Andrej Plenković”, ha assicurato a questo proposito Gordan Jandroković, dicendosi convinto che gli scandali non abbiano indebolito la posizione del capo dell’Esecutivo.
Una cosa appare certa: i partner della coalizione di governo vogliono che a reggere il governo resti per l’appunto Andrej Plenković. Che il suo governo non abbia in questo momento valide alternative lo ha ribadito nel fine settimana il vicepresidente del Sabor e deputato della CNI, Furio Radin. E anche il leader dell’HSLS, Darinko Kosor, ha sottolineato che i social-liberali continueranno a sostenere l’Esecutivo soltanto fino a quanto Plenković rimarrà presidente del governo e dell’HDZ.

Nuovo scandalo all’orizzonte?

La N1 ha diffuso la notizia che lo spot promozionale del presidente dell’HDZ, Andrej Plenković, in vista delle elezioni politiche del 2016 è stato girato nell’ufficio legale Šavorić e partner. Dunque nell’ufficio di uno dei protagonisti dello scandalo Hotmail. Altra benzina sul fuoco, dunque, in una vicenda già complessa…

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