Omaggio ai connazionali defunti

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Omaggio ai connazionali defunti

La consueta messa in suffragio dedicata ai connazionali che non sono più tra noi è stata celebrata, venerdì mattina, al Duomo di Pola, in concomitanza con il 2 novembre, giorno di commemorazione dei Defunti. Si sono uniti alle celebrazioni indette dal Consolato generale d’Italia a Fiume, il Console generale Paolo Palminteri, il viceconsole onorario e presidente del Consiglio municipale Tiziano Sošić, il deputato italiano e vicepresidente del Sabor Furio Radin, una delegazione del Libero Comune di Pola in Esilio con in testa Tito Sidari, Paolo Demarin, presidente dell’Assemblea dell’Unione Italiana, nonché Giuseppina Rajko, vicepresidente della Regione. 

Cippo di Vergarolla

Il rito religioso è stato celebrato da don Desiderio Staver con la partecipazione del coro misto della Società artistico-culturale “Lino Mariani” della Comunità degli Italiani di Pola. Diretto da Ileana Pavletić Perosa e accompagnato all’organo da Brako Okmaca, il coro ha intonato un altro canto liturgico anche nel Parco delle vittime di Vergarolla dove le delegazioni congiunte hanno onorato il cippo con alcune preghiere.

Successivo l’appuntamento all’Ossario dei caduti italiani della Prima guerra mondiale al Cimitero della marina austroungarica: il Console generale Palminteri ha notato come “oggi ci si ritrovi assieme in questo luogo di memoria, mentre un tempo si combatteva sul fronte: oggi i nemici di un tempo ci sono amici, e sono persone con cui collaboriamo per costruire un’Europa che abbia un futuro di pace”. Sulla stessa linea di pensiero Tiziano Sošić, nella duplice veste di viceconsole onorario e presidente del Consiglio municipale: “Mentre cent’anni fa le nazioni europee combattevano l’una contro l’altra facendo un grande numero di vittime, oggi abbiamo l’Unione europea e siamo tutti parte di una comunità che non era mai così unita come oggi. Nonostante le difficoltà, questa è la realtà dei fatti, e ringrazio a nome della Città di Pola anche la rappresentanza della Marina da guerra croata qui presente per celebrare la ricorrenza in un atto simbolico di pace e di speranza”. 
“In questo luogo sacro ricordiamo i nostri Caduti per la patria, marinai, fanti, aviatori ed insieme gli altri caduti per la loro bandiera, e ricordiamo Nazario Sauro, impiccato perché voleva che l’italianità della nostra gente venisse riconosciuta e premiata con l’appartenenza alla Madre Patria”, ha dichiarato Tito Sidari. Successivamente le rappresentanze congiunte si sono recate al Cimitero civico di Monte Ghiro per rendere omaggio a tutti gli italiani che vi hanno trovato sepoltura nei decenni. Tra loro anche il compianto compositore e direttore di coro Nello Milotti, al quale il suo coro ha dedicato alcuni brani stretto in semicerchio intorno alla tomba.

Rito religioso a Cosala

Anche a Fiume c’è stato il consueto omaggio ai Defunti del Consolato generale d’Italia. La tradizionale Santa messa nella Cripta-Ossario della Chiesa di San Romualdo e Ognissanti in occasione della commemorazione dei Defunti, è stata officiata ieri pomeriggio a Cosala, in lingua italiana dal reverendo Mario Gerić e da don Roberto arrivato da Roma dove è ufficiale della Congregazione per la dottrina della Fede. Tante le personalità presenti tra cui il Console Generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, la presidente della Comunità degli Italiani di Fiume, Melita Sciucca, la presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della Regione litoraneo-montana, Ingrid Sever, il caporedattore de La Voce del popolo Roberto Palisca, il presidente del Libero Comune di Fiume in Esilio, Guido Brazzoduro, e la sua vice Laura Calci. 
Non è mancato all’appello nemmeno l’esule fiumano Fulvio Mohoratz che, nonostante la veneranda età, non ha desistito dall’essere presente per rendere omaggio ai Caduti. Ha assistito al rito religioso anche una folta delegazione delle sezione di Venezia degli Alpini, con a capo gli alpini di Fiume e con la presenza di quelli di Zara e Pola, oltre all’Associazione nazionale granatieri. Presente anche il Coro Fedeli Fiumani al quale si è aggiunto per l’Ave Verum Corpus di Mozart il violista connazionale Francesco Squarcia. Ricordiamo che nella Cripta-Ossario giacciono le spoglie di 497 soldati italiani raccolte nel 1932 nei cimiteri di Fiume, Abbazia, Arsia, Castelnuovo d’Istria, Pisino, Mattuglie, Apriano, Pinguente, Postumia e San Pietro del Carso. Di questi, 465 sono morti in prigionia durante il conflitto 1915-1918 e 32 negli avvenimenti dopo la Prima guerra mondiale.

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