LA RIFLESSIONE Quelle assenze che non ti aspetti

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LA RIFLESSIONE Quelle assenze che non ti aspetti

L’atteso (e sperato) ritorno alla vecchia normalità, reso possibile con l’allentamento quasi totale – dopo due anni di restrizioni – delle misure antiCovid, ha consentito la ripresa di tutta una serie di manifestazioni ed eventi, rimasti in… sala d’attesa in seguito allo scoppio della crisi sanitaria a livello globale. Tra gli appuntamenti tornati in… auge, c’è anche quello tradizionale organizzato dal Partito socialdemocratico in occasione del Primo Maggio, Festa dei lavoratori, che quest’anno si svolgerà (per la prima volta) nel parco del Castello di Tersatto anziché, com’era consuetudine, nell’area sportivo-ricreativa di Ronjgi, attualmente dismessa e pertanto inagibile. Il raduno è stato annunciato a mezzo stampa qualche giorno fa, alla presenza del sindaco di Fiume, Marko Filipović – in questo caso intervenuto in qualità di presidente della sezione cittadina dell’SDP –, e di Ivica Lukanović, dal novembre scorso presidente della sezione regionale del partito (funzione per la quale, ricorderemo, era candidato anche l’attuale vicepresidente della Regione, Vojko Braut, sostenuto dall’uscente Zlatko Komadina). Saranno, pertanto, Filipović e Lukanović ad aprire le… danze domani a Tersatto, in un ambiente nuovo, che paradossalmente, sembra volere spazzare scomodi venti del passato e accoglierne di nuovi.

Sarà forse soltanto un’impressione, ma un buon motivo per credere che le cose si siano da tempo incrinate, è dato dall’annunciata (ufficialmente) presenza del presidente della Regione, Zlatko Komadina, ai festeggiamenti del Primo Maggio ad Apriano (Veprinac) – invece che a quelli di Fiume –, dove affiancherà il sindaco di Abbazia, Fernando Kirigin. Anche se non è detto che non si avrà modo di vederlo più tardi pure al raduno a Tersatto, una cosa è certa: la sua probabile assenza dallo stesso stride parecchio e sembra confermare ciò che è visibile agli occhi di tutti e cioè che i rapporti in seno all’SDP continuano a non essere distesi. Anche alla luce del fatto che Komadina in passato aveva preso regolarmente parte all’incontro di Ronjgi, intervenendo con discorsi di rito. L’ultima volta che lo aveva fatto risale al 2018, mentre un anno dopo, all’ultimo evento preCovid, vi aveva partecipato Erik Fabijanić, nel ruolo di presidente dell’Assemblea regionale.

Proprio quest’ultimo risulta oggi “fuori” dall’SDP – per divergenze di pensiero con il leader partitico Peđa Grbin – e fa parte della nuova Associazione dei socialdemocratici, istituita in seguito alla spaccatura interna dell’ottobre scorso. Non nuoce ricordare che alla presentazione della stessa a Zagabria, seduto in prima fila, c’era anche Zlatko Komadina, il che la dice lunga sul clima tutt’altro che buono che regna in un partito di lunghissima tradizione e che sembra influire di riflesso anche sulla nostra realtà locale e sui rapporti tra Città e Regione. Rapporti che scricchiolavano da tempo e che col “nuovo ritmo” di Fiume, promesso in campagna elettorale da Marko Filipović, sarebbero dovuti migliorare favorendo di conseguenza la realizzazione di progetti d’importanza strategica per il progresso di queste aree. A quasi un anno dall’entrata a Palazzo municipale della nuova amministrazione cittadina, è difficile dire che qualcosa sia cambiato. Anzi, sembra addirittura peggiorato…

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