Uno sguardo critico sulla realtà dell’arte

0
Uno sguardo critico sulla realtà dell’arte

FIUME | L’ironia, l’autoironia, l’umorismo e uno sguardo critico sulla realtà dell’arte sono le caratteristiche principali della mostra di Goran Trbuljak, allestita al Museo d’Arte moderna e contemporanea (MMSU) del capoluogo quarnerino, intitolata “L’opera finora mai vista dell’artista mai visto” (Nikada do sada viđen rad neviđenog umjetnika), che rientra nel progetto Fiume Capitale europea della cultura 2020, ovvero nella direttrice programmatica “L’epoca del potere”. Il progetto espositivo fa pure parte del ciclo di mostre di grandi artisti nostrani, avviato nel 2017 con la retrospettiva di Tomislav Gotovac. Il ciclo proseguirà con le mostre di Vlado Martek e Goran Petercol.

Frasi ironiche e spiritose

L’inusuale percorso espositivo si compone di una settantina di lavori che consistono in prevalenza di una serie di fogli di carta di formato A4 sui quali compaiono battute con la macchina da scrivere delle frasi ironiche e spesso critiche nate tra gli anni 1971 e 1981. Bisogna, però, rilevare che la mostra non è una retrospettiva, bensì uno spaccato delle sue riflessioni sull’atto del guardare e sulla percezione dell’arte. “Immagina sé stesso come piangi dinanzi a questo foglio di carta”, “Quest’opera è noiosa all’inizio, ma è ottima alla fine”, “Se trovi noioso questo lavoro, esci in strada e fai qualcosa di divertente”, “Non voglio perché non posso”, “Inserire questo lavoro in una copia di giornale presso un chiosco e poi inseguire l’acquirente del giornale”, “La lettera A è stata stampata nel 1971, mentre la lettera B sarà stampata nel 1972” sono soltanto alcune delle frasi riportate nella parte inferiore dei fogli di formato A4, che compongono la maggior parte della mostra di Trbuljak.

La nuova corrente artistica

La sua attività artistica, iniziata nei primi anni Settanta, corrispondeva con la nuova corrente che si diffondeva nell’ex Jugoslavia e che consisteva in un radicale cambiamento nella concezione dell’arte. Trbuljak faceva parte, infatti, della corrente delle Nuove pratiche artistiche, che iniziarono a introdurre nell’arte dei cambiamenti e dei nuovi metodi d’espressione. Come spiega il critico d’arte Tevž Logar, gli artisti appartenenti a questo movimento iniziarono a introdurre nel campo dell’arte dei cambiamenti e applicare dei nuovi modi di agire, soprattutto nei confronti della tradizione modernista nell’arte.
“Di conseguenza, nello spirito dei cambiamenti sociali e politici verificatisi nel 1968, gli artisti iniziarono a ricorrere a dei media artistici a quei tempi innovativi, mentre al contempo il loro campo d’azione diventò extraistituzionale – spiega Logar –. Inoltre, bisogna osservare il lavoro di Trbuljak nel contesto delle pratiche concettuali che si interessano all’idea dell’opera d’arte, riflettendo sulla materialità dell’oggetto come portatore del messaggio. Qui, però, non si tratta di una completa dematerializzazione dell’oggetto, bensì del primato dell’idea che l’artista ‘ancora’ nel media prescelto: dalla mostra all’azione in strada, all’oggetto, dipinto, libro, fotografia, testo, film sperimentale, per arrivare a un lavoro al limite della materialità”, precisa Logar.

Questoèismo

I lavori presentati alla mostra fanno parte della serie “Ovojeizam” (Questoèismo), nata, come riportato più sopra, tra il 1971 e il 1981, che viene presentata per la prima volta al pubblico come unità a sé stante.
Nell’ambito del programma collaterale dell’esposizione, il 16 aprile è in programma nell’Art cinema “Croatia” la proiezione del film “Izgubljeni zavičaj“, di Ante Babaja (ricordiamo che nel film ricopre un ruolo importante anche Nereo Scaglia, attore della prima generazione del Dramma Italiano e una delle colonne portanti della nostra compagnia di prosa), al quale Trbuljak ha lavorato in veste di tecnico delle riprese, nonché due suoi film d’autore, il documentario “L.E.F” e il film sperimentale “3+3=7“. Il 17 aprile è prevista, invece, la presentazione della sua monografia e del suo libro d’autore.
La mostra si potrà visitare fino al 12 maggio.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display