Raccontare una città, crogiolo di culture e popoli

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Raccontare una città, crogiolo di culture e popoli

FIUME | “I zvijezde štucaju/I zvezde štucaju/Anche le stelle hanno il singhiozzo”, questo il titolo dello spettacolo trilingue – croato, serbo e italiano – per bambini, il cui debutto è atteso per giovedì 21 marzo, alle ore 19.30, alla Comunità degli Italiani di Fiume, quale appuntamento nell’ambito delle manifestazioni in occasione dei festeggiamenti dei 300 anni del Porto franco di Fiume. A curarne la regia è la pedagogista teatrale Denis Kirinčić, che è anche il produttore del progetto, portato avanti a sua volta dall’Associazione Stato Libero di Fiume, mentre Laura Marchig firma il testo e l’adattamento drammaturgico.

Il progetto teatrale, inteso come un piccolo omaggio a Fiume, crogiolo di culture e di popoli, ma anche per la storica Comunità serba che dal 1768 è parte integrante dell’identità cittadina, è stato presentato ieri in sede di conferenza stampa nella sede del sodalizio di Palazzo Modello. A parlare del progetto sono stati Laura Marchig, la regista Denis Kirinčić, l’autore delle musiche originali, Darko Jurković Charlie e una delle attrici impegnate nel lavoro, Noemi Dessardo.
“È uno spettacolo multilingue per bambini, e se proprio insistono, anche per i grandi, in cui la vera grande protagonista è Fiume – ha esordito Laura Marchig, spiegando che il progetto è frutto della collaborazione dell’Associazione Stato Libero di Fiume con le varie Comunità nazionali del capoluogo quarnerino. “L’Associazione, dopo aver organizzato, insieme alla Comunità democratica ungherese, il Convegno di studi sui traduttori fiumani dall’ungherese, si confronta ora con un altro grande progetto, questa volta in collaborazione con la storica Comunità serba di Fiume. ‘Anche le stelle hanno il singhiozzo’ è uno spettacolo omaggio alla Comunità serba che vive a Fiume sin dal XVII secolo, ma anche un omaggio al capoluogo quarnerino, che in passato ha saputo accogliere, come una madre, chi veniva da lontano, in cerca di fortuna”, ha commentato Laura Marchig.
Per la regista e pedagoga teatrale, Denis Kirinčić, una delle sfide principali nel curare la messa in scena sono state la tre lingue utilizzate nel lavoro. “Siamo riusciti a capirci grazie all’amore che intercorre tra tutti noi, nonostante la provenienza. Ecco perché sono molto soddisfatta del personaggio Kerić, interpretato da Noemi Dessardo, ovvero un divertentissimo cagnolino impegnato a parlare in ‘cagnesco’, che è un po’ il simbolo di questo lavoro. È un ruolo non verbale che si basa completamente sul movimento e rappresenta il filo conduttore dell’intera trama dello spettacolo. Nella commedia è presente anche la nostra città, come un personaggio invisibile ma sempre presente. La vicenda si svolge nel 1905, in un periodo in cui Fiume stava vivendo il suo miracolo economico: c’è una fabbrica di cioccolato, le donne possono lavorare e conservare la propria libertà e indipendenza. Il porto è più che mai attivo, con navi che salpano verso mari lontani e arrivano da tutte le parti del mondo; e da qui si dipana la nostra storia”, ha detto Denis Kirinčić.
A firmare le musiche originali è il noto chitarrista jazz Darko Jurković Charlie, che per questo spettacolo ha arrangiato pure due canti tradizionali, quello serbo “Tamo daleko”, che interpreta su due chitarre con l’apporto del Coro femminile della “Fratellanza”, e il brano locale “Le mule di Fiume”, con la cantante solista Alida Delcaro. In entrambe le canzoni viene accompagnato al pianoforte da Vjera Lukšić.
Per la giovane attrice Noemi Dessardo è una grande soddisfazione prendere parte al progetto che accomuna diverse realtà comunitarie – con culture, tradizioni e lingue differenti –, per raccontare la storia di una città dove alla fine il bene sconfiggerà il male grazie al dialogo e all’amore.
Oltre a Noemi, allo spettacolo prendono parte anche alcuni alunni della Scuole Elementare Italiana “San Nicolò” e della Scuola Elementare “Sveti Matej” di Viškovo, diversi attori non professionisti, ma anche quelli appena diplomati o prossimi a diplomarsi all’Accademia di recitazione dell’Università di Fiume. Tra questi Enea Dessardo nella parte di Eneo, Anja Sabol in quella di Vukica, Sara Cvjetak Blažić veste i panni di Dragica, Martin Grđan quelli dello sceriffo, Vanda Velagić è Mamma Fiume, Diego Bortul è “el signor Superina de Cosala”, Dorian Mataija è il sindaco Francesco Vio, Luka Ešler il gendarme, mentre le tabacchine e le donne della Comunità serba sono interpretate dalle cantanti del Coro femminile della Fratellanza.
La Città di Fiume insieme alla Regione litoraneo-montana sono i finanziatori dello spettacolo, mentre la CI di Fiume ospita e sostiene la rappresentazione.

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