Un’alternativa alla rassegna delle filodrammatiche

Realizzato il filmato «Viaggiando tra remote melodie»

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Un’alternativa alla rassegna delle filodrammatiche

Un giovane ragazzo di origini istriane, che sin da piccolo ha sentito il padre nominare alcuni luoghi dell’Istria in cui si parla un dialetto arcaico, decide di intraprendere un viaggio in quelle località per conoscere tale realtà da vicino. Inizia così il lungometraggio “Viaggiando tra remote melodie”, realizzato nell’ambito dell’ottava edizione del Festival dell’istrioto, che vede protagonisti i gruppi delle filodrammatiche delle Comunità degli Italiani di Rovigno, Valle, Dignano, Gallesano e Sissano. L’idea è germogliata nel momento in cui si è stati costretti a trovare un’alternativa alla tradizionale rassegna delle filodrammatiche che ha fatto da sempre parte della manifestazione. Quale idea migliore, se non quella di riunire tutte le Comunità in un unico lungometraggio? Si è trattato di un lavoro molto impegnativo di per sé, che la situazione legata al Covid ha reso un’impresa. Ma la voglia di insistere, di continuare a recitare in istrioto è stata più forte di tutte le difficoltà. Il lungometraggio è andato in onda in prima serata su Tv Nova e successivamente è stato caricato sul sito ufficiale del Festival (www.festivalistrioto.com) per tutte le future visioni che non saranno poche.

Scene notturne a Valle

Collaborazione tra le varie Comunità
Ecco un commento a caldo di Paolo Demarin, factotum della Rassegna che quest’anno è alla sua ottava edizione. “Nell’ambito delle scorse edizioni del Festival, la Comunità degli Italiani di Sissano aveva realizzato dei filmati in istrioto, ma il progetto di quest’anno, che ha coinvolto anche le altre Comunità, ovvero Rovigno, Valle, Dignano e Gallesano, racchiude lo spirito del Festival dell’istrioto, la sua vera essenza, che naturalmente risiede nella collaborazione tra le Comunità coinvolte nella sua conservazione”. Demarin ha quindi ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alle riprese e in particolare i registi delle filodrammatiche, che “nonostante la difficile situazione in cui ci troviamo hanno creduto in questo progetto, si sono messi in gioco e hanno dato il loro massimo superando gli ostacoli”.

Ciak si gira a Rovigno…

Sottotitoli in italiano
Un ringraziamento particolare si riserva al regista Lorenzo Fattor e alla sua équipe. Di prossima realizzazione saranno invece i sottotitoli in italiano, che a breve verranno aggiunti al video per renderlo comprensibile a un pubblico quanto più vasto e farlo circolare anche fuori dai confini dell’Istria. Da rilevare che il film è stato realizzato con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana in applicazione della Convenzione stipulata tra MAE-CI-UPT-UI e con i fondi stanziati dall’Ufficio per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali del governo della Repubblica di Croazia, dal Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia e della Regione istriana.

… e in campagna

Filodrammatica giovani e giovanissimi
Hanno partecipato la Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno con la sua Filodrammatica giovani e giovanissimi guidata da Nives Giuricin (“El malagnà∫o puntamènto” di Giusto Curto); la Comunità degli Italiani di Valle col su Gruppo del dialetto vallese “Favelemo ‘l valex” guidata da Miriana Pauletić (“Le superstisioni a Vale” tratto da “Valle d’Istria: note storico – antropologiche” di Sandro Cergna); la Comunità degli Italiani di Dignano col suo Gruppo della filodrammatica guidato da Fabiana Lajić (“Veita a Diñàn” tratto da “Dignano d’Istria nei ricordi” di Domenico Rismondo); la Comunità degli Italiani di Sissano col suo Gruppo di filodrammatica guidato da Antonio Dobran (“Filise e ‘l Moro” tratto dal racconto “Sabatin e Mitz” di Roberta Dubac) e la Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” di Gallesano, col suo Gruppo di filodrammatica guidato da Sinaida Perković Matošević (“Sta bona menestra” di Marino Leonardelli). Il lungometraggio è stato prodotto da Paolo Demarin con la collaborazione di Debora Moscarda. La regia è di Lorenzo Fattor con l’assistenza di Caterina Valenta e Cristina Valenta, la fotografia e il montaggio sono di Faber video, il mix audio di Erik Valentić, la colonna sonora di Marko Purišić e Martin Purišić. La canzone “Nuvola” è stata eseguita da Teodor Tiani e Alessio Giuricin.

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