Fiume. Un colorato caleidoscopio della cultura indiana

Alla presenza dell’ambasciatore Raj Kumar Srivastava è stata aperta la mostra dedicata alla manifattura e all’artigianato locale

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Fiume. Un colorato caleidoscopio della cultura indiana
Marko Filipović, Marina Medarić e l’ambasciatore Raj Kumar Srivastava. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Nell’atrio del Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato (PPMHP), con sede nel Palazzo del governo a Fiume, è stata inaugurata la singolare mostra “Un distretto, un prodotto” (One district, one product), organizzata dal PPMHP, in collaborazione con l’Ambasciata indiana a Zagabria. La mostra è decisamente fuori dai canoni, in quanto non presenta opere d’arte né reperti storici, bensì manifatture provenienti dalle diverse aree dell’India e che, messe insieme, compongono un colorato caleidoscopio della cultura indiana. All’inaugurazione della mostra, accanto alla direttrice del PPMHP, Tamara Mataija e all’ambasciatore indiano a Zagabria, Raj Kumar Srivastava, hanno preso parte, in rappresentanza della Regione litoraneo-montana, la vicepresidente Marina Medarić, nonché il sindaco di Fiume, Marko Filipović.
A introdurre il tema della mostra e l’idea alla base di questa collaborazione con l’Ambasciata indiana è stata la direttrice del PPMHP, Tamara Mataija, la quale ha ricordato che l’iniziativa è partita da Uttar Pradesh, lo stato indiano più popoloso, e che successivamente il modello della promozione dell’artigianato locale è stato applicato anche agli altri stati indiani. Mataija ha aggiunto anche che per noi europei l’India può sembrare un Paese mistico popolato dagli yogi, i monaci indiani intenti a meditare, ma che negli ultimi quindici anni si cerca di collaborare sempre di più con i Paesi orientali, una tendenza legata anche ai flussi migratori che ci interessano.
Marko Filipović si è rivolto al pubblico spiegando che forse in passato siamo stati un po’ “eurocentrici”, ma che la mostra nel Palazzo del governo ci fa comprendere l’importanza e la grande cultura indiana.
“Nel panorama internazionale la situazione è molto complessa – ha affermato –, ma sono sicuro che l’India occupa una posizione strategica e che possa rappresentare l’ago della bilancia in molte questioni, propendendo per soluzioni pacifiche. Per noi l’ambasciatore indiano Raj Kumar Srivastava è più di un ospite, è un amico. La nostra collaborazione con l’India risale all’epoca dell’istituzione del movimento dei Paesi non allineati e sono contento che continua ancor oggi”.
Marina Medarić ha ricordato che anche la Regione litoraneo-montana ha promosso un’iniziativa molto simile a livello regionale per sostenere i piccoli imprenditori e agricoltori e piazzare i loro prodotti sul mercato. Ha invitato l’ambasciatore a scoprire i nostri prodotti autoctoni nel Centro Kašetica e ha ricordato le collaborazioni con l’India nel campo del turismo sanitario di Abbazia e Crikvenica. L’ultimo a rivolgersi al pubblico è stato l’ambasciatore Raj Kumar Srivastava, il quale ha dichiarato che quando gli chiedono in che città croata gli piacerebbe vivere, gli viene sempre di rispondere “a Fiume”, perché è l’unica città nella quale si sente a casa.
“Nikola Tesla ha scritto tanto sull’energia dell’universo – ha puntualizzato Kumar Srivastava – e per me Fiume è un centro con un’ottima energia. Il 2023 è stato un anno difficile per l’India perché abbiamo dovuto gestire il G20, ma credo che la nostra energia positiva abbia mediato tra le parti. Il progetto ‘Un distretto, un prodotto’ ha permesso allo Stato di Uttar Pradesh di incrementare le sue esportazioni di manifatture dal 23 al 75 p.c. in pochi anni e credo che questo risultato sia importante non solo per la spinta all’economia, ma anche per aver democratizzato il mercato, dando più spazio ai piccoli produttori”. La mostra rimarrà aperta fino al 28 febbraio.

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