Crescere immersi nel dialetto

Nell’ambito dell’ottava edizione del Festival dell’istrioto, è stato dato alle stampe l’eserciziario di istrioto per ragazzi, che verrà distribuito alle scuole elementari

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Crescere immersi nel dialetto

Prosegue senza impedimenti di sorta (tranne quello ovvio della pandemia) il Festival dell’istrioto 2020, quest’anno alla sua ottava edizione nella versione inedita via rete. Una delle recenti attività delle Comunità degli Italiani dell’Istria che hanno in comune la conservazione dell’arcaica parlata di origine preveneta ha dato alle stampe un’altra valida pubblicazione: l’eserciziario di istrioto per ragazzi. È noto che ogni anno nell’ambito della rassegna venivano organizzati dei laboratori linguistici per i ragazzi delle scuole elementari del territorio in cui si conserva ancora un residuo dialettale di istroromanzo. “Quest’anno – come ci spiega Paolo Demarin, in duplice veste di rappresentante della CI di Sissano ed esponente di spicco dell’Unione Italiana -, impossibilitati a organizzare il tradizionale laboratorio, abbiamo cercato un’alternativa per coinvolgere anche i più piccoli e si è giunti alla pubblicazione di un eserciziario di istrioto per bambini dal titolo ‘Impariamo il dialetto divertendoci’. Trattandosi di uno strumento didattico, l’elegante e utile volumetto verrà in seguito distribuito alle scuole elementari italiane del territorio”.

 

Cinque favole di Esopo
Come ci fa capire la curatrice Debora Moscarda, l’eserciziario contiene cinque favole di Esopo: “Ogni favola è stata tradotta in una varietà dell’istrioto e precisamente in rovignese, vallese, dignanese, gallesanese e sissanese. A ogni favola poi, sono stati affiancati degli esercizi legati al testo, il tutto ovviamente scritto in dialetto con la rispettiva traduzione in lingua italiana. L’eserciziario è disponibile anche in versione digitale sul sito ufficiale del Festival www.festivalistrioto.com. La pubblicazione è nata in tempi molto stretti vista la situazione, ma grazie al grande impegno del gruppo di lavoro siamo riusciti a portare a termine anche quest’importantissimo progetto dedicato agli alunni delle nostre scuole”.

Un volume ben fatto
Per Miriana Pauletić, del gruppo di lavoro, si tratta di un eserciziario ben fatto, che con i suoi disegni e i colori attira l’occhio del bambino, lo incuriosisce e lo ispira alla lettura e alla compilazione delle schede. Idea azzeccata, questa, di una raccolta di esercizi scolastici anche per Alessandra Civitico Božić. Secondo la collaboratrice, gli adulti, gli insegnanti e i collaboratori devono dare l’esempio nel tramandare la parlata che altrimenti andrà persa e “una tale ricchezza culturale e sociale non si deve consegnare all’oblio senza sforzi”. Anche Fabiana Lajić vede nella valorizzazione e nella salvaguardia dell’istrioto un elemento importante della missione culturale delle Comunità degli Italiani. A suo avviso, esercitarsi a scrivere nel dialetto come momento ludico e aggregativo serve anche a “esprimere sentimenti e sensazioni attraverso le sfaccettature e le coloriture di un idioma autentico, strettamente legato alle proprie radici”. Per Alessio Giuricin il volume sembra semplice a prima vista, ma in realtà contiene un bel pezzo della tradizione linguistica di ogni località istriota coinvolta. L’ultima riflessione è di Claudio Grbac, collaboratore della CI Sissano: il senso di questa pubblicazione è di “dare ai bambini la possibilità di crescere immersi nel dialetto come abbiamo fatto noialtri a nostro tempo”.

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