Un film di queste terre ma pure di tutta l’Italia

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Un film di queste terre ma pure di tutta l’Italia

TRIESTE Tanta gente ieri mattina nel Salotto azzurro del Municipio di Trieste. Non è una conferenza stampa qualsiasi: si presenta “Red Land-Rosso Istria”, qualche ora prima della sua presentazione a Trieste al Cinema Ambasciatori la sera, dopo la “prima” di qualche giorno fa a Roma in un cinema gremito. Anche nel capoluogo giuliano l’attesa è grande, di chi è curioso di vedere come viene raccontata la storia di Norma Cossetto, ma anche di chi prova profonda pietas per una vicenda emblematica, ma anche tanto dolorosa. Una giovane donna, studentessa a Padova, torna per la tesi di laurea sulla “terra rossa” istriana – da qui il titolo del film – in quel terribile 1943, un ritorno alla sua Santa Domenica di Visinada, che le costerà la vita, a lei, al padre e a tanta altra gente in quelle giornate di “sonno della ragione, che crea mostri”.

I parenti tra il pubblico
Come vengono raccontati i mostri nel film? Con toni forti, per una catarsi che passa ancora una volta attraverso il dolore di chi vedrà lo spettacolo. Spettacolo, appunto, perché c’è una sorte di pudore a usare questa parola nella vicenda di Norma, e anche a parlare di successo e di guadagni, di finanziamenti, accostati a una vicenda così tragica.
“Lo avrebbe voluto lei – afferma Selene Gandini, che ne veste i panni nella fiction cinematografica –; non può essere dimenticata, anche perché non ha avuto per tanti anni, nessun riconoscimento ufficiale, delle scuse”.
La sua maggiore preoccupazione, la consapevolezza che ieri sera avrebbe avuto tra il pubblico, alcune decine di parenti di Norma, un brivido che non si schioda dalla schiena, che quasi non le consente di parlare. Accanto a lei colleghi, addetti alla produzione, rappresentanti dei finanziatori – una cordata, afferma Alessandro Centenaro della Venice Film, di piccoli imprenditori ed entri camerali della Regione Veneto, anche la FederEsuli con un grande sforzo per sostenere l’opera prima del regista Maximiliano Hernando Bruno, che tratta il tema delle foibe e dei drammatici eventi del confine orientale nella Seconda guerra mondiale, rappresentati dalla tragica vicenda di Norma Cossetto.

Grande coinvolgimento del cast
Il film narra la storia appunto di questa giovane istriana torturata e uccisa dai partigiani titini nel 1943. Dopo l’anteprima già avvenuta al Lido di Venezia e quindi a Roma e ieri sera anche a Trieste, ora la pellicola uscirà su tutti gli schermi italiani giovedì 15 novembre, con un cast internazionale. A fianco della Gandini anche Franco Nero, Geraldine Chaplin, Sandra Ceccarelli, Romeo Grebensek, Eleonora Bolla e Vincenzo Bocciarelli.
Il racconto della vicenda, ma anche del grande coinvolgimento del cast non manca di suscitare emozione. Lo sottolineano, nei loro interventi, l’assessore alla Cultura, Giorgio Rossi, ma anche il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, sofferente per il dolore al ginocchio, che non rinuncia a rimanere in piedi per rendere omaggio al momento.

Il dovere di ricordare e testimoniare
Al loro fianco anche il presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Renzo Codarin, il vicepresidente di FederEsuli, Davide Rossi, e i rappresentanti delle istituzioni che hanno contribuito e sostenuto l’iniziativa, l’on. Roberto Menia, promotore in Parlamento della Legge del ricordo, che hanno preso la parola, e poi numerosi rappresentanti del mondo sociale e politico locale, tra cui anche Francesco Russo del Partito democratico.
“Noi tutti dobbiamo ricordare e testimoniare, per rispetto di quelle tragedie, di quelle storie, dei morti e di chi ha preso le valigie per scegliere la libertà – ha detto il primo cittadino –. Un dramma di cui restano tracce perenni e più che eloquenti nel Magazzino 18 del Porto Vecchio (anch’esso tra le principali location del film, nda), un sito fondamentale per la memoria dell’esodo che intendiamo valorizzare”.

«La terra rossa della nostra Istria»
Giorgio Rossi ha aggiunto: “Il titolo stesso del film,
Red Land
, ci rimanda immediatamente alla terra rossa della nostra Istria, al ricordo dei nostri padri e all’alto prezzo che dovettero pagare per restare fedeli a sé stessi”.
Anche il presidente ANVGD, Renzo Codarin, ha voluto ribadire che: “Va sempre sottolineata l’importanza della Legge che istituì il Giorno del ricordo, ma opere di grande qualità artistica e di vasta diffusione come questo film saranno di eccezionale importanza per far conoscere finalmente a tutti gli italiani la storia vera e le tante sofferenze di queste terre.
In tal senso desidero fortemente ringraziare il senatore Maurizio Gasparri per il determinante sostegno da lui assicurato per la piena riuscita di questo progetto”. Anche l’on. Roberto Menia, rivendicando gli obiettivi raggiunti con l’istituzione del Giorno del ricordo e il suo impegno in tal senso, ha sottolineato come con ciò si stia progressivamente riuscendo a trasformare quello che rischiava di essere soltanto un residuale ricordo di pochi superstiti in una vera e propria, alta, Memoria Nazionale”.

Elevata qualità tecnica
“Il film, di elevata qualità tecnica, s’avvale di un cast di fama internazionale e di attori meno conosciuti, ma di grande talento”, ha quindi affermato il regista Maximiliano Hernando Bruno. Un film che ha già destato molto interesse ed è stato richiesto da molti Paesi, tra cui Stati Uniti, Germania e Canada. Un sentito ringraziamento va anche rivolto ad Alessandro Altin e all’Irci, a Trieste Casting e a tutta Trieste per l’accoglienza e ospitalità. Sono intervenute infine le attrici Selene Gandini (Norma) ed Eleonora Bolla (l’amica Adria), che hanno rimarcato come l’arte possa essere ancora uno strumento per dare voce alla verità e a chi non può più raccontare.

Un’esperienza forte
“Sono orgogliosa di avere fatto parte di questo progetto – ha detto la Gandini – un film che non è soltanto di queste terre, ma di tutta Italia”. “È stata un’esperienza molto forte e per la prima volta come attrice mi sono ritrovata a interpretare e trasmettere con grande emozione valori molto importanti”, ha aggiunto Bolla.
Tutto questo a qualche ora dalla proiezione della pellicola, su invito, al cinema di Viale XX Settembre.

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