La storia di Norma Cossetto arriva nelle sale italiane

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La storia di Norma Cossetto arriva nelle sale italiane

C’è tanta attesa per la prima di Red Land – Rosso Istria. Presentata a settembre a Venezia, per la prima volta la pellicola sbarca nelle sale delle principali città italiana. Prima proiezione ufficiale il 6 novembre a Roma, al cinema The Space-Moderno; quindi dal 15 novembre sarà in programmazione nei cinematografi.
Eccellente strumento per colmare un silenzio durato per decenni sulla vicenda, l’arrivo del film sui grandi schermi è un evento importante per il mondo dell’esodo giuliano-dalmata, e non solo.
A quest’iniziativa le associazioni istriano-fiumano-dalmate hanno creduto fin dall’inizio, in prima fila la Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati e l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. La realizzazione, però, è stata tormentata, coinvolgendo diversi attori in diverse fasi della lavorazione: nel 2011 la casa di produzione Venice Film presenta una prima proposta al presidente di allora dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, il compianto sen. Lucio Toth. Da una prima sceneggiatura e da una prima ipotesi di regia seguono versioni successive – come ricorda una nota della Federesuli – e ulteriori intoppi nella prosecuzione della lavorazione, generati dal ritardo dei finanziamenti statali previsti dall’attuazione della legge 72/2001. Venice Film, la casa di produzione, ha voluto proseguire a tutti i costi e portare a compimento un’opera “che lascerà un segno importante nella diffusione della nostra storia”, rileva Federesuli.
Partendo dalla tragica figura della studentessa Norma Cossetto, il film narra la difficile situazione in Istria all’indomani dell’8 settembre 1943. Diretto da Maximiliano Hernando Bruno, che ne firma con Antonello Bellucco anche la sceneggiatura – e interpreta il ruolo di Giorgio Staniscia, giovane che si unisce ai partigiani di Tito e si reca a casa dei Cossetto convocando Norma al Comando partigiano –, “Rosso Istria” ha nel cast artistico Franco Nero, Geraldine Chaplin, Selene Gandini (nei panni della giovane che farà una fine atroce), mentre l’attore sloveno Romeo Grebenšek è Mate, il capo dei titini.
Lavoro cinematografico dal forte impatto emotivo, racconta con equilibrio e senza veli gli orrori della guerra e dell’odio. “Siamo tutti vittime”, afferma Franco Nero nella parte di un influente professore italiano, veterano della Grande Guerra in una scena che racchiude un po’ la chiave di tutto il film. Trascinato nella cantina delle torture davanti al comandate partigiano che ha occupato Visinada, sfida gli aguzzini cercando di riportarli alla realtà: “Fascisti, comunisti? Siamo tutti noi”.

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