Il «ČAnsonfest» a tutela del dialetto ciacavo

S'inaugura oggi con una mostra la 19ª edizione del Festival musicale

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Il «ČAnsonfest» a tutela del dialetto ciacavo
Klara Peranić, Saša Matovina, Igor Brešan, Matej Mostarac, Sanjin Mandičić e Robert Krančić. Foto: Roni Brmalj

L’evento che tradizionalmente chiude l’Estate culturale di Castua è il Festival della canzone in dialetto ciacavo “ČAnsonfest”, giunto quest’anno alla sua 19.esima edizione. A presentarne il programma sono stati i direttori artistici, Saša Matovina e Sanjin Mandičić, nonché Klara Peranić, dell’organizzazione dell’Estate culturale di Castua e Igor Brešan, responsabile dei programmi artistici dell’evento, alla presenza del sindaco di Castua, Matej Mostarac.

La cultura a livelli invidiabili
Mostarac ha dichiarato che finora l’Estate culturale di Castua è stata una manifestazione più che riuscita e che la vita culturale e notturna della città è a livelli invidiabili. Il numero dei visitatori e degli spettatori è stato da record e questo, secondo lui, è una garanzia che in futuro le cose andranno ancor meglio.
“Il ‘ČAnsonfest’ è l’evento che fa calare il sipario sull’Estate culturale di Castua – ha spiegato –, ma non per questo è un Festival meno importante di tutti gli altri programmi. Vorrei aggiungere anche che in questi giorni è iniziato il dibattito pubblico sulla nuova Legge sulla lingua croata e per noi ogni discussione sulla lingua porta inevitabilmente alla tutela del nostro dialetto. Personalmente mi impegno a sostenere anche in futuro tutti gli eventi che punteranno all’utilizzo e alla preservazione della parlata ciacava”.
Klara Peranić, dell’organizzazione KKL, ha esposto alcune cifre riguardo all’edizione di quest’anno. Negli ultimi mesi sono stati più di 17mila i visitatori che sono venuti a Castua per assistere a 50 eventi culturali tra cui 23 concerti e 16 spettacoli. Ad aver riscontrato un grande successo di pubblico è stato lo spettacolo “Duhi”, di Drago Gervais, visto da 1.500 persone, per il quale sono state aggiunte due nuove date. Peranić ha sottolineato pure il carattere internazionale di questa edizione, alla quale hanno preso parte 13 Paesi da tutto il mondo.

Un inizio pittorico
A presentare il primo punto del Festival, ovvero l’apertura ufficiale, che avverrà oggi, alle ore 20, nella Galleria della Santa Trinità, in seno all’omonima chiesa, è stato Igor Brešan, il quale ha lodato gli organizzatori dell’evento per la loro professionalità.
Saša Matovina ha continuato spiegando che il primo punto del programma musicale è la serata acustico-poetica “Na kastafskeh šternah”, in piazza Lokvina, alla quale parteciperanno il chitarrista Robert Funčić e Tina Vukov. Matovina ha ringraziato Mostarac per l’ottima collaborazione con la Città di Castua, che ha sempre messo a disposizione gli spazi e i mezzi necessari alla realizzazione di eventi di questo tipo.

Venerdì il gran finale
A parlare della Serata delle nuove composizioni, che si terrà venerdì alle ore 20.30 in Crekvina e nel corso della quale verranno presentati i brani inediti in dialetto ciacavo, è stato Sanjin Mandičić, il quale si è soffermato brevemente su ogni brano. La prima canzone in programma è “Ala hodi ća” di Duško Rapotec Ute e Robert Pilepić, eseguita da Duško Jeličić e “Bonaca”. Seguiranno “Cvit spod okna” di Igor Stanković e Ljubica Bestulić-Stanković, presentata da Nevia Rigutto; “Ča bi rekli naši stari” di Toni Eterović e Robert Pilepić, eseguita dal duo “Žlahtina”; “Ča bin se dal” di Hrvoje e Ljerka Hegedušić, eseguita da Hrvoje Hegedušić; “Kad ni vina, dobra j i rakija” di Zemir Delić, eseguita dall’autore; “Kad pustil si me da te poželin” di Sanjin Mandičić e Vjekoslava Jurdana, proposta da Lucija Rajnović; “Kamioncin” di Valter Milovan, eseguita da Valter Milovan Maer; “Nevera” di Astrid ed Elso Kuljanić, eseguita da Karin Kuljanić; “Ni nan moglo bit” di Mauro Staraj, presentata da Karla Pupis e Mauro Staraj; “Rodni moj kraju” di Francesco Squarcia e Zvonko Turak, eseguita da Francesco Squarcia; “Rožica” di Robert Funčić, eseguita da lui stesso; “Stori malo mesta za me” di Bruno Krajcar e Rajka Jurdana-Šepić, eseguita da Martina Majerle; “Škerac” di Damir Vrbljanac e Drago Gervais, eseguita da Damir Vrbljanac; “Torre fiumana” di Daniel Načinović, intonata dall’autore; “Ustani tu” di Davor e Vesna Terzić, eseguita da Davor Terzić e per ultima “Va srcu skriveni” di Aleksandar Valenčić e Branka Kržik Longin, presentata da Katja Budimčić. A condurre la serata sarà Irena Grdinić.
Quest’anno ci sono quattro premi in palio, ciascuno del valore di 200 euro: per il Miglior testo, per la Miglior composizione, per la Miglior interpretazione e il Premio del pubblico. Accanto a questi riconoscimenti verrà conferito anche il Premio per il miglior cantautore. Il premio per il miglior testo verrà assegnato da una giuria di linguisti composta da Silvana Vranić, Sanja Zubčić, Smiljan Grbac e dalle poetesse Đurđa Grujičić e Cvjetana Miletić. Il “ČAnsonfest” si potrà seguire in tempo reale sintonizzandosi sulle frequenze di Radio Fiume e Radio Pola.

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