Fiume. L’attenzione è rivolta al Museo civico

Il Consiglio per la cultura di Fiume ha appoggiato la nomina di Sabrina Žigo a direttrice dell’ente museale. La parola passa ora al Consiglio cittadino

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Fiume. L’attenzione è rivolta al Museo civico
Il Museo civico attende il “verdetto” del Consiglio cittadino. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

All’ultima seduta del Consiglio per la cultura della Città di Fiume, tenutasi ieri e presieduta da Maša Magzan, il primo punto all’ordine del giorno e anche il più interessante, visto che coinvolge una delle più grandi istituzioni culturali cittadine, il Museo civico, ha riguardato la conferma o meno del candidato proposto dal Consiglio d’Amministrazione dell’ente museale per la nomina a direttore. A breve è infatti atteso il passaggio di consegne tra Ervin Dubrović e il suo successore. A esporre i dettagli della procedura e gli argomenti a favore del candidato proposto dal Consiglio d’Amministrazione del Museo civico è stato il presidente del CdA, Petar Petrinić.

I candidati all’altezza del compito
“Il processo di vaglio delle candidature è iniziato già sei mesi fa con la pubblicazione del primo concorso – ha ricordato -. All’epoca, però, nessuno dei candidati ci sembrava all’altezza del compito, motivo per cui avevamo ripetuto il bando e al secondo tentativo tutti e tre i candidati, ovvero Ema Makarun, Sabrina Žigo e Željko Bistrović, ci sono sembrati promettenti. Il Consiglio d’Amministrazione ha chiesto allora il parere del Consiglio professionale in seno al Museo, al quale sono seguiti i colloqui coi candidati sulle loro visioni di sviluppo del Museo civico e sull’applicazione del modello finanziario proposto. Ci è sembrato che Sabrina Žigo potesse guidare nel migliore dei modi il Museo civico e che la sua visione sull’utilizzo del nuovo spazio espositivo della nave Galeb sia in sintonia con lo sviluppo dell’ente”.

Rispettata la procedura
I membri del Consiglio per la cultura si sono espressi a favore della scissione del contratto con il direttore uscente, Ervin Dubrović, e a favore della candidata proposta dal CdA. Renato Stanković ha lodato il fatto che la procedura sia stata rispettata, in quanto il Consiglio d’Amministrazione si è rivolto al Consiglio professionale per un parere anche se ciò non è previsto dalla legge e non si hanno avuto casi di incursioni della politica nel processo decisionale.
Maša Magzan, d’altro canto, ha criticato il fatto che la documentazione sia giunta al Consiglio per la cultura troppo tardi e non conteneva il curriculum vitae di Ema Makarun, motivo per cui è difficile fare confronti tra i trascorsi dei candidati.
“La cosa che mi lascia perplessa – ha continuato – è che il Consiglio d’Amministrazione abbia deciso di sostenere Žigo anche se quello professionale si era espresso a favore di Makarun con ben otto voti contro uno. Per quanto mi riguarda, reputo che Žigo non abbia alcuna esperienza manageriale, né abbia partecipato a progetti internazionali. Nel suo programma non propone idee innovative, non intende iniziare collaborazioni con altri enti culturali, né lanciare progetti internazionali. A mio parere le idee e i progetti di Makarun erano molto più lungimiranti e si basavano su un approccio integrativo e di collaborazione con enti esterni”. Per questo motivo, ha spiegato Magzan, non ha sostenuto la candidata proposta dal CdA del Museo civico, a differenza degli altri membri del Consiglio per la cultura.

Lodato il programma dei giovani
Nella seconda parte della seduta il presidente del Consiglio dei giovani di Fiume, Luka Čanković, ha esposto il programma di lavoro per il 2023, il quale comprende progetti di collaborazione con altre città come Abbazia, Križevci e Osijek, ma anche un programma per incrementare la visibilità del Consiglio a livello cittadino. Il Consiglio darà vita a un podcast che i giovani potranno seguire per scoprire cosa si sta facendo per loro. Si tenterà pure di istituire delle borse di studio e di garantire una serie di alloggi ai ragazzi che vengono da altre località della Regione.
Ai presenti si è rivolto pure il capodipartimento per la Cultura, Ivan Šarar, il quale ha esposto brevemente il resoconto sull’attività del sindaco nello scorso semestre. Šarar ha dichiarato che non ci sono state novità degne di nota, a parte il fatto che la Città di Fiume ha dato il via ai nuovi concorsi per la concessione dei vani culturali. Maša Magzan ha approfittato per criticare ancora una volta la mancanza di una strategia di sviluppo mirato della vita culturale cittadina. I progetti che vengono sostenuti sono il retaggio del più ampio progetto Fiume Capitale europea della Cultura 2020, mentre altre iniziative di più lunga durata, come “Le notti estive fiumane” sono cadute nel dimenticatoio. In conclusione della seduta Magzan, sostenuta dagli altri membri del Consiglio, ha annunciato di voler inoltrare una richiesta al TNC “Ivan de Zajc” sui risultati della revisione interna, ma anche sui risultati dell’ispezione del Ministero della Cultura e dei Media.

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