Carpano. Culla delle attività minerarie: oggi l’abitato versa in condizioni pietose

Se ne è discusso alla recente seduta del Consiglio comunale, voluta dall’opposizione

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Carpano. Culla delle attività minerarie: oggi l’abitato versa in condizioni pietose
Una parte del muro da risanare. Foto: TANJA ŠKOPAC

Una parte dei problemi infrastrutturali a Carpano sarà risolta nell’ambito del progetto di ricostruzione del sistema per lo smaltimento delle acque reflue per l’agglomerato Albona-Arsia-Porto Albona (Rabaz). È quanto confermato durante la recente seduta del Consiglio comunale di Arsia voluta dall’opposizione consiliare, i partiti HDZ, SDP e HSU, per discutere anche delle pessime condizioni in cui vivono i cittadini di Carpano, località che si trova a breve distanza da Arsia e che è conosciuta come luogo in cui nel 17.esimo secolo furono avviate le attività minerarie nell’Albonese.

“Oggi la gente a Carpano vive in condizioni del tutto inadeguate. Soltanto passare attraverso l’abitato fa rabbrividire”, ha detto, presentando il tema, Admira Žakula, consigliere dell’HDZ, ricordando, tra l’altro, anche l’importante passato del luogo. La trascuratezza dell’abitato e la noncuranza dimostrata nei confronti delle persone che vi abitano da parte della politica locale, regionale e nazionale, sono stati i motivi per cui negli anni scorsi l’artista Branka Cvjetičanin e il “Polygon – Centro per le ricerche e lo sviluppo dei progetti nel campo della cultura”, coordinato da lei, volevano aumentare la visibilità degli abitanti del luogo e dei loro problemi, comprese le infrastrutture fognaria e stradale, nell’ambito del Festival “Krapan EU kapital”, Carpano capitale UE.
La Žakula ha ricordato la delibera del Consiglio comunale conformemente alla quale agli abitanti sono stati venduti, a prezzo agevolato, ovvero con uno sconto dell’85 per cento, circa 40 alloggi, il cui rinnovo sarebbe “comunque costato al Comune troppo”, soffermandosi, inoltre, sulla sua idea di regalare gli alloggi ai loro fruitori, non realizzabile dal punto di vista giuridico, ma anche sulla sua proposta, non accolta dal Comune, di “restituire” agli acquirenti gli importi pagati per l’acquisto degli alloggi prevedendo nel Preventivo le stesse somme per la manutenzione dei metri quadrati in parola. Secondo quanto si è potuto evincere dal suo discorso, il Comune avrebbe dovuto compiere anche questo passo in quanto tra gli obiettivi strategici dei Comuni figurano, oltre alla gestione efficace del territorio e allo sviluppo di quest’ultimo, pure l’assicurazione delle condizioni per la crescita della comunità locale e il miglioramento della qualità della vita.

La strada che attraversa la località e una parte dell’ex “Prvomajska”.
Foto: TANJA ŠKOPAC

Una situazione deprimente
“Già l’accesso al luogo è pericoloso. Il sovrappassaggio vicino agli spazi dell’ex fabbrica ‘Prvomajska’ sembra sul punto di crollare, per non parlare dell’edificio residenziale in cui c’è un appartamento che appartiene al Comune e il cui tetto sta cadendo a pezzi”, ha aggiunto la Žakula, soffermandosi sul condominio i cui inquilini hanno aspettato troppo a lungo la decisione dell’amministrazione comunale legata al cofinanziamento dei lavori di rinnovo del tetto per avere alla fine “una terza offerta che è troppo alta” per le loro limitate possibilità economiche. “La situazione generale è deprimente”, ha detto la Žakula, proponendo una riunione di lavoro per definire i particolari riguardo ai passi da compiere per aiutare i cittadini di Carpano.
“A Carpano, come in ogni altra parte del territorio comunale, c’è spazio per l’assetto dell’infrastruttura pubblica. Lo sappiamo tutti noi. Comunque, nell’abitato di Carpano è stata installata una nuova illuminazione pubblica, nell’ambito del progetto che ha interessato anche Arsia, come pure i collettori biologici. È stato allestito un piccolo campo giochi e abbiamo venduto gli alloggi conformemente alle delibere consiliari e all’interesse degli inquilini”, ha risposto l’assessore all’Amministrazione comunale, Igor Radić, dicendo che la maggior parte dei casi infrastrutturali menzionati dalla Žakula, compresa la strada d’accesso, sarà risolta nell’ambito del progetto per l’agglomerato Albona-Arsia-Porto Albona. Per quanto riguarda il cavalcavia, Radić ha detto che il Comune intende risanare il muro di sostegno sottostante la parte delle strutture dell’ex fabbrica “Prvomajska” vicino al cavalcavia menzionato dalla Žakula e di essersi già rivolto agli esperti di staticità, la cui analisi sarà la base per il progetto di risanamento del muro. Previsti pure dei lavori di realizzazione di una recinzione sopra il canale di Carpano vicino all’edificio al numero civico 42, per i quali il Comune è in attesa di un’offerta.
“Facciamo tutti insieme una passeggiata a Carpano per accertarci della situazione. Ci sono cose di fronte alle quali non possiamo voltare la testa”, ha affermato la Žakula, aggiungendo che l’unico investimento comunale a Carpano è stato quello nell’illuminazione pubblica. A pronunciare le parole conclusive è stato il presidente del Consiglio, Željko Zahtila (DDI), dicendo che il progetto di ricostruzione del sistema per lo smaltimento delle acque reflue per l’agglomerato Albona-Arsia-Porto Albona, per il quale non si sa ancora quando esattamente saranno avviati i lavori edili, porterà a Carpano delle “cose positive” e “situazioni migliori” anche per quanto riguarda i problemi di sicurezza.

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