Alla scoperta dell’Istria con Florinda Klevisser

L'autrice, geografa e scrittrice fiumana anticipa per il nostro quotidiano i contenuti della Guida che verrà presentata oggi presso la libreria Lovat di Trieste

0
Alla scoperta dell’Istria con Florinda Klevisser
Florinda Klevisser. Foto: Ivor Hreljanovic

Una guida a 360 gradi dell’Istria – una regione che è stata per secoli luogo di incontro di molti popoli e delle loro culture –. Le città medievali che adornano le colline dell’entroterra istriano raccontano la ricca storia e il patrimonio culturale della regione. Questo territorio è stato da sempre caratterizzato dall’agricoltura, in particolare dalla coltivazione di uva, ulivi e dalla ricerca di tartufi. Lo stile di vita tradizionale, il ricco patrimonio culturale e i paesaggi mozzafiato rendono questa regione un luogo speciale e attraente per i visitatori. Un paese che ha attirato anche la geografa e scrittrice fiumana, Florinda Klevisser, la quale si è dedicata per oltre un anno alla stesura della sua ultima Guida, “Istria” per l’appunto, uscita per Giangiacomo Feltrinelli Editore il 21 maggio scorso.

Come Guida non è la prima che ha scritto. Ad anticiparla, nel 2022 è quella dedicata alla città di Fiume. Nel 2017 ha pubblicato invece quella di Trieste, città in cui ha vissuto per diversi anni.

Il punto di vista di una connazionale
Incuriositi di scoprire il volume che presenta la penisola istriana, abbiamo chiesto all’autrice di avvicinarci i contenuti della Guida che verrà presentata oggi alle ore 18 presso la libreria Lovat di Trieste (Viale XX Settembre 20).
“L’idea di pubblicare una guida dell’Istria nasce da Morellini editore e Giacomo Feltrinelli, entrambi di Milano – esordisce Florinda Klevisser –. Feltrinelli era interessato a fare una collana dedicata ai viaggiatori e in questo caso l’Istria è rientrata nelle guide pensate per i lettori italiani. Ho accettato di scrivere perché mi fa piacere portare il punto di vista di una persona della minoranza italiana di questi territori”.
Nel volume non mancano le istituzioni della CNI. “Ho aggiunto anche discorsi legati alla nostra CNI – prosegue l’autrice –, ho parlato dell’Unione Italiana, di varie sedi delle Comunità degli Italiani e ho inserito tutti i nomi anche in italiano”.

Da Muggia a Preluca
Sono tantissime le città incluse nella Guida. “Ho trattato l’Istria geografica che inizia a Muggia (la parte dell’Istria italiana), poi c’è una parte dell’Istria slovena, con Capodistria, Pirano, Isola e Portorose e tutta la parte dell’Istria croata, non solo la regione istriana amministrativa, ma anche la costa liburnica, quindi si arriva fino a Preluca. “Il progetto della Guida dell’Istria è stato molto impegnativo perché è una regione complessa che ha avuto una storia frammentata che ha dato vita a una cultura molto ricca. Ho fatto dapprima una ricerca e anche una ricerca sul campo e poi ho selezionato l’essenziale da introdurre nel volume”.

Un capitolo digitale
Il suo messaggio è rivolto ai lettori sia giovani che anziani. “Invito tutti a leggere la Guida, non soltanto il cartaceo ma anche la parte in più che offre, l’extend book perché non riuscivo a mettere tutto nel libro e mi hanno dato la possibilità di immettere alcuni pezzi nella forma digitale. Si scansiona un codice – precisa Klevisser – e si accede ai contenuti aggiuntivi. Lì si parla delle leggende istriane; c’è un approfondimento sulla musica, sull’enogastronomia, un percorso di agriturismi. Ci sono tante informazioni. Poi c’è anche una colonna sonora”. Dato che si tratta della prima presentazione della Guida, una presentazione di lancio – e non si esclude un appuntamento fiumano – l’autrice ci tiene molto all’incontro di questa sera. Con Florinda Klevisser i lettori scopriranno la meravigliosa terra istriana che offre tanti angoli nascosti tra cultura, storia, geografia, sport ed enogastronomia.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display