A «Mali» la Grande Arena d’oro

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A «Mali» la Grande Arena d’oro

POLA | Più Arene d’oro che statuette Oscar. Anche la 65ª edizione della rassegna cinematografica di Pola inflaziona i riconoscimenti a forma di anfiteatro romano, per gratificare soprattutto la pellicola “Mali”, di Antonijo Nuić e quanto più l’intera ultima produzione filmica croata, feconda come non mai. Finora non si è visto un programma così ricco di proposte, al punto da aver rinnegato il grande schermo dell’Arena alla produzione straniera più gettonata. Solitamente la proiezione in prima serata era stata da sempre riservata al film nazionale, seguita poi da gettonate proposte statunitensi. Invece “Mamma mia! Here we go again” ha sfondato appena sabato, prima ancora del cortometraggio domenicale “Hotel Transilvania 2”, con il suo debutto in anteprima internazionale. Pienone in Arena per la proiezione del musical e animata conferenza stampa nel primo pomeriggio presso l’albergo Park Plaza Histria di Punta Verudella, occasione speciale per rendere pubblicità alla Croazia e all’isola di Lissa, dove sono state girate le riprese, purtroppo in veste camuffata, simulando una paradisiaca dimensione insulare della Grecia. In ogni caso, estasiati dall’esperienza croata, dalla bellezza del luogo, dall’ospitalità della gente e dall’offerta gastronomica, sia il regista Ol Parker, che una parte degli attori protagonisti Josh Dylan, Hugh Skinner e Jeremy Irvine.

Cinema, red carpet e glamour

Ma veniamo agli “Oscar” croati. Nonostante un gran numero di gratifiche per “Comic Sans”, “Osmi povjerenik” e “Lada Kamenski”, il premio più ambito in formato gigante, la “Grande Arena d’oro” è andato a “Mali”, omaggiato pure dal premio “Oktavijan” dell’Associazione croata dei critici cinematografici. Motivazione: “è una rappresentazione molto efficace del rapporto tra padre e figlio entro l’ambiente della criminalità. La dimensione d’autore di questo film costituisce una realtà parallela a quella in cui viviamo”.
Con la proclamazione di questa vittoria, sabato, alla Comunità degli Italiani di Pola e poi all’Arena, è giunto in dirittura d’arrivo il Pola Film Festival, rassegna contrassegnata da una considerevole offerta quantitativa sia in quanto a proiezioni filmiche, che come contenuti culturali da corollario, da momenti di red carpet e glamour alimentato dalla presenza di personaggi dello show business croato, con qualche immancabile nome noto della cinematografia internazionale.
Merita a questo punto dirottare l’attenzione sui vincitori delle 17 Arene d’oro, tenendo presenti le motivazioni dei giudici esperti della settima arte: Ivan Maloča (produttore), Sandra Botica Brešan (montaggio), Marijan Krivak (critico cinematografico), Goran Grgić (attore) e Igor Bezinović (regista).

Premiata la qualità

Se “Mali” si è portato a casa il premio più prestigioso, i film “Osmi povjerenik” del regista Ivan Salaja e “Comic Sans” di Nevijo Marasović sono riusciti a sfondare con la quantità: 5 Arene d’oro per ciascuno. L’Arena d’oro per la regia, è andata in mano a Marasović “per l’abilità e l’atteggiamento decisivo nel raccontare una storia avvincente, per la scelta mirata degli interpreti e del lavoro di qualità portato avanti con quest’ultimi”.
Miglior sceneggiatura, quindi, quella di Sara Hribar per “Lada Kamenski”, insignita pure del premio “Breza”, in palio per i migliori esordienti. Premi che restano anche in mano ad artisti polesi. È andata a Borko Perić, l’Arena d’oro per l’attore maschile non protagonista del film “Osmi povjerenik”, dove ha dato prova di “un’interpretazione memorabile e carismatica del personaggio di Tonino”. Miglior attore protagonista è stato, invece, giudicato Janko Popović Volarić, per la parte sostenuta in “Comic Sans”; miglior attrice protagonista di “Lada Kamenski” è risultata Doris Šarić-Kukuljica; miglior ruolo femminile non protagonista quello di Nataša Janjić in “Comic sans”.

Sul podio anche due polesi

Nell’elenco dei trofei, anche quello per la colonna sonora conquistato da altri due polesi, i fratelli Alen e Nenad Sinkauz che hanno fatto parte dello staff cinematografico di “Osmi povjerenik”. Ancora Arene per il miglior suono a Julijo Zornik (“Comic Sans”), il miglior trucco a Sanja Rivić (“Egzorcizam”), gli effetti visivi a Tomislav Vujnović, Antonijo Patljak, Siniša Mataić, Sandrino Požežanc (“Osmi povjerenik”), gli effetti speciali a Saša Budimir (“Mali”), i costumi a Morana Starčević (“Osmi povjerenik”), la scenografia a Ivana Škrabalo (“Osmi povjerenik”), il montaggio a Tomislav Pavlic (“Comic Sans”), la camera a Radislav Jovanov Gonzo, Luka Matić e Dubravka Kurobasa (“Duboki rezovi”).
Encomi aggiuntivi riservati alla categoria della coproduzione cinematografica croata minoritaria: miglior film quello intitolato “Žaba” e miglior regia del medesimo, quella di Elmir Jukić. Premio alla recita di Maruša Majer nel film Ivan di Janez Burger. Da aggiungere anche i riconoscimenti per “Lada Kamenski” e per “Žaba”, dati dalla giuria delegata dalla federazione dei critici filmici d’Europa e del Mediterraneo. “Lauti incoraggiamenti persino dagli sponsor (30 mila kune della Zagrebačla banka per il regista Nuić) e via elogiando. I parametri puramente estetici, culturali e artistici e i parametri del piacere si differenziano in maniera esponenziale. Il pubblico del Pola Film Festival, principale e autentico consumatore di prodotti filmici ha votato altrimenti. Il premio degli spettatori “Port’Aurea” è andato a “Comic Sans”, collocando appena all’ottavo posto il superpremiato “Mali”.

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