Capodistria. In mostra la cultura dell’alimentazione

Dall’antichità all’Ottocento, l’arco temporale trattato dagli esperti dell’Archivio e del Museo regionale

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Capodistria. In mostra la cultura dell’alimentazione

“L’alimentazione a Capodistria e nel suo contado, dall’antichità alla fine dell’Ottocento”, è il titolo della mostra inaugurata ieri all’interno del Monastero di Santa Chiara, sede dell’Archivio regionale di Capodistria. Vi sono esposti pannelli bilingui con testi inerenti il tema e alcune bacheche che custodiscono oggetti legati alla cucina locale, forniti dal Museo regionale di Capodistria. Si tratta del risultato della collaborazione tra le due istituzioni pubbliche, anche se il promotore dell’iniziativa è stato tempo addietro Radovan Cunja, curatore e archeologo presso il Museo di Capodistria, scomparso lo scorso anno. Il lavoro congiunto dei due enti ha preso vita alcuni anni fa, ci ha spiegato Deborah Rogoznica dell’Archivio regionale di Capodistria, in occasione della pubblicazione del saggio della sua collega Zdenka Bonin inerente “La cucina del Monastero di Santa Chiara” e “Le istituzioni caritatevoli”. Oltre a loro due, quali autori della mostra figurano pure Marko Bonin e Tina Novak Pucer del Museo regionale di Capodistria, Flavio Bonin del Museo del mare “Sergej Mašera” di Pirano e Verena Vidrih Perko del Museo dell’Alta Carniola. Il tema dell’esposizione è di vasto interesse in quanto “secondo la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata dall’UNESCO nel 2003, quello alimentare è per definizione il settore che riveste un ruolo fondamentale nella vita degli individui, delle famiglie e delle comunità. La cultura dell’alimentazione figura come indicatore della dimensione sociale, economica e spirituale di un determinato periodo, sulla quale incidono numerosi fattori geografici, politici, socioeconomici e culturali, ma anche la fede, le usanze, nonché le buone e le cattive abitudini alimentari acquisite”, recita uno dei pannelli. La Rogoznica ci ha rivelato che per il prossimo dicembre è prevista l’uscita dalle stampe di un volume che raccoglierà vari saggi legati alla tematica. Nello specifico la stessa Rogoznica curerà testi riguardanti la cucina antica e quella cittadina di Capodistria, Zdenka Bonin si occuperà del Monastero di Santa Chiara e le istituzioni di carità, Marko Bonin invece tratterà i salinai, Tina Novak Pucer si concentrerà sulla cucina del contado e Flavio Bonin tratterà l’olio d’oliva e la farina, ingredienti essenziali della cucina istriana.

Alcuni degli oggetti in esposizione

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