L’autunno porta con sé frutta e ortaggi molto graditi al palato. Tra zucche, castagne e funghi, le combinazioni dei piatti sono davvero infinite. Inoltre le bancarelle indossano trecce d’aglio e di peperoncino che sono contemporaneamente un ingrediente e un ornamento. Dove c’è aglio c’è salute, si usa dire e non a caso: dacché mondo è mondo, l’aglio è sempre stato il farmaco del contadino. Oggi invece storciamo il naso: l’odore è troppo intenso, appesantisce l’alito, non si è più presentabili in società e via discorrendo. Invece bisognerebbe riscoprirlo e approfittare dei vari provvedimenti epidemiologici per non farcelo pesare sulla coscienza. Con la mascherina e il distanziamento sociale, è impossibile subire l’alito pesante del mangiatore d’aglio. Scherzi a parte, al fianco dei porcini, del peperoncino, delle castagne e dei broccoli, sono tornate le zucche. La funzione della zucca, si sa, è perlomeno duplice: alimentare e decorativa al tempo stesso. Per fare la vellutata, il contorno e il dessert, ci vogliono le qualità più saporite e più dolci. Per fare la lanterna di Halloween, basta trovare la zucca più grossa in circolazione, svuotarla e intagliarla formando il caratteristico volto del terrore. Buon divertimento.