Un brand riconoscibile per valorizzare il settore

Turismo. Iniziativa di sei Pro loco della Bassa Istria

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Un brand riconoscibile per valorizzare il settore

Lavorare per promuovere il territorio in modo organico e integrato, attraverso una sinergica collaborazione tra gli Enti per il turismo dell’Istria meridionale. È questo il messaggio lanciato dalla direttrice della Pro loco di Pola, Sanja Cinkopan Korotaj, che insieme ai vertici degli enti turistici di Dignano, Fasana, Medolino, Lisignano e Marzana, rispettivamente Morena Smoljan Makragić, Melita Peroković, Enco Crnobori e Natali Palko Zirdum e Jelena Latin, ha gettato le basi per la creazione di una nuova proposta turistica che possa valorizzare quelle già esistenti mettendole in rete e crearne delle altre che sappiano intercettare le nuove tendenze. Il tutto nella “cornice” di un brand altamente riconoscibile.

Sanja Cinkopan Korotaj

Più spiagge, più letti

”Abbiamo avviato un percorso per rendere l’Istria meridionale un brand riconoscibile ed esplorare nuovi ambiti di domanda turistica finora inesplorati. Desideriamo inoltre sviluppare segmenti attrattivi già oggi fruibili, ma poco valorizzati. Insomma, vogliamo trasformare le nostre diverse proposte in una vera e propria offerta turistica integrata e competitiva”, ha spiegato la direttrice dell’Ente per il turismo del principale centro urbano dell’Istria, aggiungendo che i propositi appena elencati sono i capisaldi del nuovo Piano Strategico di riposizionamento e sviluppo turistico del cluster delle Pro loco dell’estremo sud dell’Istria. “Un lavoro che ben rappresenta le esigenze del territorio; che analizza i bisogni degli operatori e individua diversi percorsi di valorizzazione da seguire” ha evidenziato la direttrice dell’Ente polese per il turismo, che prima di svelare gli obiettivi del programma operativo ha voluto condividere alcune informazioni e curiosità legate al turismo nell’Istria meridionale. Si è appreso così che il 14,2 per cento delle presenze totalizzate in Istria riguarda le cinque località del sud della penisola. Inoltre, stando alle dichiarazioni rilasciate da Sanja Cinkopan Korotaj, il 15 per cento circa dei profitti del turismo regionale sarebbero generati proprio nell’estrema punta meridionale della penisola. La direttrice della Pro loco polese ha poi rilevato che, assieme, le sei località contano circa 443 chilometri quadrati di spiagge e circa 50mila posti letti. “Non bastano”, ha dichiarato Cinkopan Korotaj, aggiungendo che il Piano Strategico di riposizionamento e Sviluppo del turismo dell’Istria meridionale prevede interventi in questa direzione. “Tra le tante cose dobbiamo aumentare lo spazio riservato alle spiagge e aumentare il numero di posti letto”, ha commentato Sanja Cinkopan Korotaj, che è poi passata a parlare dei principali problemi che frenano la crescita del turismo in questa parte dell’Istria.

Il turismo è fatto anche di cultura

Un futuro di progetti

Il primo è rappresentato dai scarsi collegamenti tra i Comuni del cluster. Altri problemi sono i quasi inesistenti collegamenti marittimi e ferroviari da e per l’Istria meridionale. Tuttavia, i presupposti fondamentali per il futuro successo non mancano. Basterà metterli in atto, magari attingendo alle risorse messe a disposizione sia dal governo croato che dall’Unione europea. Ma vediamo a cosa punta il cluster delle Pro loco dell’estremo sud dell’Istria. In primo luogo intende sviluppare nuovi contenuti (soprattutto culturali) in modo tale da ridurre la stagionalità del turismo. Inoltre, il nuovo Piano strategico prevede di puntare su soggiorni più brevi dei turisti ed è prevista inoltre la creazione di un nuovo sito web comune e l’introduzione di nuovi marchi di qualità da assegnare alle strutture turistiche. Altre iniziative da realizzare entro il 2027 riguardano poi la creazione di nuove piste ciclabili che colleghino le cinque località coinvolte nel progetto e l’adozione di un sistema comune di gestione delle spiagge, il cui numero andrebbe ampliato sfruttando le parti della costa non ancora sistemate. Le Pro loco prevedono inoltre di creare almeno una zona riservata ai giovani e al divertimento. Il cluster intende poi puntare al turismo smart (intelligente) e sostenibile.

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