Varo, ieri alla Tehnomont. È scesa in mare (non scivolando, bensì posata con una gru) una motovedetta che il cantiere polese ha costruito per la Polizia marittima cipriota. Si tratta della prima unità di tre gemelle, che verrà consegnata in luglio. Madrina della motovedetta, Gordana Deranja, direttrice della Tehnomont. Il varo è stato da copione: la bottiglia di spumante che si rompe sulla chiglia e gli auguri di buon mare da parte della madrina.
”Il varo di una nave è sempre un momento di entusiasmo e gioia”, ha detto Deranja nel commentare l’avvenimento.
Il direttore tecnico della Tehnomont, Niko Skala, ha quindi fornito alcuni dati tecnici della motovedetta: si tratta di un’unità di 17 metri di lunghezza e 4,7 di larghezza, dotata di due motori di 896kW e potrà sviluppare una velocità di 34 nodi, relativamente elevata per le dimensioni. L’unità sarà dotata di equipaggiamento di ultima generazione e poiché verrà utilizzata nelle operazioni di salvataggio entro 150 miglia dalla costa, ha in dotazione una termocamera per visione notturna per il rilevamento in mare di natanti e persone. La termocamera può individuare un uomo a 5mila metri e un natante a 10mila metri.
Come detto, le maestranze della Tehnomont saranno impegnate nella costruzione di altre due motovedette per la Polizia marittima cipriota ed entro la fine dell’anno è prevista la costruzione di due navi antincendio per la Grecia.
Scesa in mare, la motovedetta affronterà dieci giorni di navigazione di prova.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.