Scuole, un anno senza grandi investimenti

Nel Bilancio cittadino 128 milioni di kune sono destinati all’istruzione

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Scuole, un anno senza grandi investimenti

Mai risparmiare con le risorse finanziarie riservate alle scuole elementari di Pola, tant’è vero che nell’anno fiscale 2022 risultano essere più che significative: i quasi 128 milioni preventivati, rappresentano più di un quinto dell’intero Bilancio cittadino, una cifra mastodontica che però non colloca l’istruzione su un piedistallo privilegiato. Vero è che ben 83,4 milioni rappresentano i fondi statali per le retribuzioni destinate agli insegnanti e al personale tecnico-amministrativo. In realtà la pomposa cifra per il 2022 che è leggermente superiore a quella del 2021, quando sono stati spesi 126,4 milioni di kune, basta per gestire con tranquillità le istituzioni cittadine e supportare i settori dell’istruzione e dell’educazione. Tutto si traduce in termini di rinnovata sicurezza per l’istruzione dei 4.506 alunni, che attualmente frequentano le 244 sezioni delle 11 elementari di Pola. Per quanto concerne l’assegnazione di ulteriori fondi statali decentrati, l’importo che verrà depositato nella cassa cittadina sarà di 8,6 milioni di kune indispensabili al mantenimento dello standard nelle scuole, ovvero alla copertura delle spese (utenza, documentazione pedagogica, attrezzature, trasporto ecc.). In tutto 1,8 milioni verranno, invece, riservati agli investimenti edili e di manutenzione. Poco.

 

Via le tegole pericolanti

Come negli ultimi anni, così pure nel 2022, non ci saranno grandi interventi, né costruzioni di palestre o ali aggiuntive finalizzate a risolvere i problemi di quelle scuole ancora castigate dalla precarietà logistica. Il progetto più visibile per il 2022 si sta realizzando proprio in questi giorni: si parla della ricostruzione del tetto della scuola elementare Tone Peruško, per un investimento di 50mila kune. L’edificio è stato appena imbottito di impalcature e strutture di supporto, per dare il via al totale rifacimento del tetto, che da anni presenta tegole pericolanti. Gli acciacchi dell’età per quest’edificio di vecchia data si sono già fatti sentire: la via d’accesso principale della scuola mostra da tempo tutta una struttura metallico-lignea a tunnel che mette in sicurezza l’ingresso della scolaresca. Il direttore dell’istituzione, Kristijan Cinkopan, conferma che ora con l’intervento al tetto a opera delle maestranze della IZO građenje Konzalting di Osijek, si dovrebbe poter trovare rimedio a questo inconveniente.

Castagner in lista d’attesa

Nel corso dell’anno fiscale è prevista la ristrutturazione generale (pavimento, travi e tetto) dell’ala occupata dall’aula di cultura artistica della Scuola elementare di Siana. In lista d’attesa i lavori all’elementare di Castagner nel cui caso è sì previsto il finanziamento della documentazione progettistica per l’ampliamento dell’edificio scolastico, ma per l’opera edile vera e propria, visti i tempi che corrono, ci sarà da attendere. A causa della mancanza di spazi, le elementari di Siana e di Castagner sono le uniche scuola di Pola costrette al lavoro in due turni, relegando al lavoro pomeridiano gli allievi delle classi inferiori. Un importo aggiuntivo da 200mila kune è stato inserito per la collocazione del collettore solare in funzione della Scuola di Montegrande dotandola di dispositivi che convertiranno la luce del sole in calore, per usi sanitari, di riscaldamento e di raffrescamento.

Il doposcuola alla Martinuzzi

L’importo cittadino preventivato a titolo di lievitazione dello standard è di 34 milioni. Qui compresa la partecipazione alle spese del soggiorno prolungato presso le istituzioni scolastiche, nella misura di 10,7 milioni di kune. La Città rende accessibile il servizio per addirittura 60 gruppi di doposcuola, decisamente aumentati e organizzati in tutte e 11 le elementari di Pola. La ragione del raddoppiamento del numero di sezioni non sta nella crescita del numero degli alunni e delle necessità delle famiglie, ma è conseguenza della crisi epidemico-sanitaria, che non permette più l’accorpamento delle classi e degli alunni negli orari prolungati. Ogni sezione deve continuare a soggiornare in sedi separate, per evitare contatti e rischi. Sta di fatto che alle scuole aventi un numero più elevato di alunni è stata concessa e spesata l’apertura di più sezioni per il lavoro prolungato: 6 a Castagner e altrettante a Veruda; 7 in Siana, a Montegrande e a Monteparadiso. Trattamento sempre particolare nei confronti dell’elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi”, dove si stanno mantenendo attive ben 8 sezioni di doposcuola, tenendo conto del fatto che qui gravitano scolari “pendolari”. Nel pacchetto dei finanziamenti, infine, il trasporto pubblico sovvenzionato (155mila kune), diverse iniziative cofinanziate da fondi UE nell’ambito di partenariati multilaterali, qui inclusa la continuazione del progetto “Assieme verso la conoscenza”, che supporta il lavoro di 81 insegnanti di sostegno per 104 ragazzi con difficoltà nello sviluppo. L’80,76 per cento dei finanziamenti stanziati allo scopo (4,4 milioni di kune), rappresenta le assegnazioni statali e dell’UE a fondo perduto.

Nella Giuseppina Martinuzzi sono attive 8 sezioni di Doposcuola

Conservazione del bilinguismo

A proposito di istruzione, un importo a parte di 110mila kune viene assegnato all’Università aperta a titolo di conservazione del bilinguismo e diffusione della conoscenza della lingua italiana, per corsi e laboratori destinati ai bambini prescolari, insegnanti e docenti (delle istituzioni formative croate) e i dipendenti dell’amministrazione pubblica, nonché per i programmi TV in lingua italiana. Una cifra di Bilancio che per Pola rappresenterà una zavorra da portarsi appresso fino alla fine del 2036, sarà quella riservata all’estinzione del credito attinto dalla Città per la costruzione della Scuola media di medicina, a pari merito con la Regione istriana che è fondatrice dell’istituzione. L’onere finanziario cittadino è costituito da 2,4 milioni da pagare di anno in anno.

La nuova Scuola di medicina verrà a costare alla Città 2,4 milioni di kune all’anno

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