Riva. Il restauro della banchina tema caldo del Consiglio

Il consolidamento e la pavimentazione costeranno 14 milioni di euro. Valter Boljunčić (DDI) rinfaccia al sindaco Zoričić il fatto che il progetto avrebbe potuto essere più ambizioso

0
Riva. Il restauro della banchina tema caldo del Consiglio
Vari i temi affrontati durante l’ora delle interpellanze del Consiglio cittadino. Foto: DARIA DEGHENGHI

Il dire è una cosa, il fare un’altra, come si vede bene dall’emblematico caso delle opere portuali, sempre un passo indietro in rapporto alle necessità, piuttosto che uno avanti. All’ultima sessione del Consiglio municipale di ieri, il restauro della banchina che corre dal cantiere navale all’ACI marina ha portato il sindaco Zoričić e Valter Boljunčić (IDS-DDI) a incrociare le armi. Secondo il leader dell’opposizione, la scelta di ristrutturare soltanto, senza guadagnarci altri 13,8 metri di banchina a scapito del mare, non ha alcun senso, tanto più che l’opera di estensione con riqualificazione sarebbe costata solo un milione di euro in più rispetto al piano attuale di consolidamento e pavimentazione (14 milioni). A suo dire, accontentarsi di poco mentre si sarebbe potuto fare il massimo equivale a congelare l’aspetto, la funzione e la fruibilità delle strutture portuali per i prossimi duemila anni. E tutto per un risparmio insignificante, inferiore al 10 per cento del valore dell’opera.

La Riva ci sta stretta
Il sindaco Zoričić gli ha risposto per le rime: “Perché abbiamo scelto di ristrutturare nel minor tempo possibile risparmiando? È tutto detto: perché in questo momento abbiamo a disposizione una determinata somma di mezzi UE, perché così facendo avremo nel minor tempo possibile un’opera completa e agibile, mentre l’estensione della banchina richiederebbe tempi e operazioni improponibili, a cominciare dal trasferimento dell’ACI marina. Stiamo cercando di ricomporre uno spazio urbano in perenne degrado, com’è possibile che questo non vada bene? Voialtri avete speso vent’anni per allargare la Riva e che cosa avete fatto? A parte i 30 poster in grande formato che hanno tappezzato il centro città, un nulla di fatto, e nel frattempo il lastricato in arenaria è ceduto e continua a cedere”. Seccato, Boljunčić ha rincarato la dose: “Vi piace scaricare la colpa su tutti tranne che su voi stessi, vero? Ma visto che avete vinto alle elezioni cavalcando l’onda del facile populismo, allora avreste dovuto anche dimostrare di aver avuto ragione. Se fossimo stati un Paese membro dell’UE all’epoca, sicuramente avremmo realizzato il piano della Riva estesa, e certamente non ci saremmo accontentati di rappezzarla soltanto. Tra l’altro l’argomento del risparmio per quel magro milione di euro su un totale di 14 è un’offesa all’intelligenza e al senso comune. Il fatto è che se si perde quest’occasione, la Riva non si tocca più per i prossimi duemila anni e questo è sacrilegio perché oltre alla carrabile si sarebbe potuta guadagnare una zona pedonale di grande utilità”.

La banchina in Riva.
Foto: DARIA DEGHENGHI

Rifiuti e drenaggio
Dalle opere portuali alla nettezza e al drenaggio urbano. Dušanko Babić ha chiesto del tasso di differenziazione dei rifiuti e Robi Fuart dell’azienda Herculanea gli ha risposto, statistica alla mano, alla grande: in tre anni di raccolta differenziata, il tasso è salito dal 28 p.c. del 2021, al 33 p.c. del 2022 all’attuale 37 p.c., valido per il 2023 con tendenza al rialzo verso il 40 per cento, mentre il target imposto dalla Repubblica è del 50 p.c. Un poco alla volta ci stiamo arrivando. Ma gli effetti della manovra si percepiscono ancora meglio al Centro di raccolta e differenziazione di Valmade, e basti paragonare il volume dei rifiuti in entrata nel primo quadrimestre del 2021 (640 tonnellate) con quello del 2023 (1.300 tonnellate), per cui il volume dello scarto differenziato è letteralmente raddoppiato nel giro di tre anni. Tuttavia la manovra non finisce qui fintanto che non verranno edificati altri due impianti chiave della transizione alla gestione sostenibile dei rifiuti urbani: l’impianto di separazione e l’impianto di compostaggio con l’entrata in funzione dei cassonetti per l’umido di color marrone. In questo momento la società sta valutando alcune location per i due impianti, non necessariamente le stesse, e poi manderà la proposta in dibattito pubblico, senza pregiudicare alcunché. Kristijan Benčić (Pragrande) ha aggiunto che entro settembre inizierà la costruzione del depuratore di Peroi per il sistema di drenaggio Pola Nord. A Montegrande invece sono a buon punto i lavori di posa delle condotte fognarie per altri 10 km, che termineranno entro novembre.

Stop alla violenza minorile
Ana Fonović (Možemo!) teme due cose sopra ogni altra: l’aggravarsi della violenza minorile che incute spavento e nuove colate di cemento a fiumi nella periferia est di Pola, questa volta a Valmade, dove starebbero per spuntare caseggiati con 700 unità abitative. Il sindaco ha risposto solo alla prima delle due domane: “La violenza guadagna terreno, è vero, anche quella minorile. Probabilmente per certi aspetti è solo più visibile di prima, per via dei social, ma non so se sia un bene o un male. Potrebbe essere anche un bene visto che ci costringe ad agire. E un nostro obbligo fare il possibile per contenerla, anche con discussioni di questa portata in questo luogo. Il Consiglio per la prevenzione della criminalità tornerà a discuterne in questa stessa sede e la polizia, ne sono certo, ci sta lavorando sopra. Ma il fenomeno è di responsabilità collettiva e va compreso e contrastato a tutti i livelli della piramide sociale, a cominciare dalle famiglie, agli asili e alle scuole fino alla sommità”.

Parcheggia e riparti (in autobus)
Ivan Žagar si è interessato ai trasporti urbani multimodali. Gli ha risposto il direttore della società dei trasporti pubblici Pulapromet, Tomislav Josipović, che la soluzione a lungo termine attende l’implementazione di un progetto ITI, ma intanto si fa qualcosa per anticipare i tempi per l’alta stagione che parte a momenti. Dal primo giugno al 30 settembre tutti gli autisti di Pola e i turisti stranieri potranno parcheggiare in Grega con un abbonamento mensile super conveniente di 10 euro che include il trasporto in autobus dalla fermata del supermercato Spar fino ai Giardini e in direzione opposta. Per ogni automobile si potranno avere altri tri abbonamenti mensili per l’autobus a soli 5 euro a persona (massimo 4 per macchina). Insomma, adesso si ragiona. Con prezzi di questa convenienza, ostinarsi a cercare parcheggio in centro città non avrà più alcun senso, tanto più che sulla tratta circolano gli autobus di quattro linee diverse e quindi la frequenza dei collegamenti non supererà mai l’intervallo di 15 minuti all’incirca.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display