Rifornimenti in centro, bocciata la proposta

L’idea del primo cittadino di affidare il compito alla Pula parking non ha incassato il sì dei consiglieri

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Rifornimenti in centro, bocciata la proposta
Il nuovo sistema di rifornimento in centrocittà deve attendere tempi migliori. Foto: www.pula.hr

Così vanno le cose senza maggioranza in Consiglio. Alla sua 13.esima sessione ordinaria dell’altra sera non solo si è scatenato il putiferio intorno al caso Lungomare, ma i consiglieri hanno anche bocciato la proposta del sindaco Filip Zoričić per un nuovo metodo di rifornimento centralizzato dei negozi ed esercizi commerciali nelle zone pedonali. Quattordici si sono astenuti dal voto e i sei favorevoli non sono bastati per lanciare il progetto.
Tra un’opinione e l’altra è venuto a galla anche il costo di ognuno dei veicoli elettrici che dovevano effettuare il rifornimento stimato in 360.000 kune. Vediamo i pareri. Elena Puh Belci ha parlato per il gruppo DDI e alleati: “La proposta ci viene servita tardi, è legalmente dubbia e non tiene conto del parere dei professionisti. È possibile che un sistema simile non risolva alcun problema, ma ne produca altri in aggiunta. I negozianti sono insoddisfatti perché avranno ulteriori obblighi in tempi già di per sé difficili. Ci vuole orecchio anche per i residenti. In secondo luogo non è un bene cambiare le regole nel mezzo della stagione turistica. Siamo in ritardo di almeno tre o quattro mesi”. Anche un consigliere della lista del sindaco, Kristijan Biteri, ha ammesso che la manovra arriva in ritardo, che doveva essere stata preparata prima. Elena Puh Belci ha rincarato la dose: “Non siamo contrari a priori, ma vogliamo chiarezza perché le cose sono serie: l’idea in sé può anche essere buona ma se non è fattibile saranno guai. Siamo sicuri che la Pula parking potrà occuparsi anche di rifornimento di generi alimentari? Con quale personale? Con quali qualifiche? Le ha fatto eco il collega Danijel Deković: “Ve lo dico come ristoratore: l’idea è buona ma non è realizzabile. I ristoratori non ci stanno, si lamentano e non sono gli unici: un residente della zona pedonale se sta male non può più farsi accompagnare all’ospedale da un parente. Lo ripeto: dobbiamo studiarla meglio”, ha concluso Deković. Perplessi anche il socialdemocratico Igor Belas e Noel Mirković (Možemo!) che chiede preparativi migliori e una posticipazione, affinché la manovra, una volta lanciata, duri. Alla fine si è avuto un consenso quasi generale sulla necessità di prepararsi a dovere, cioè di attendere e procedere con calma. Il sindaco ne è uscito stizzito.

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