Gli alunni della Dante Alighieri alla scoperta di piazza Foro

Gli allievi della seconda classe del liceo generale dell’SMSI Dante Alighieri coinvolti in un progetto imperniato sulle epigrafi romane

0
Gli alunni della Dante Alighieri alla scoperta di piazza Foro
A lezione in piazza Foro. Foto: DARIA DEGHENGHI

Dall’epigrafia al monumento: gli allievi della seconda classe del liceo generale della Scuola media superiore italiana Dante Alighieri di Pola, non possono permettersi il lusso di comportarsi da turisti sfaccendati e in circolazione senza pensieri, ma devono passare in rassegna le vestigia della città romana diventando gioco forza intenditori del nostro patrimonio architettonico-culturale. “Colpa” dei loro docenti? Più o meno. Senza giocare loro dei tiri mancini e con il trucco di propinare l’apprendimento della storia in maniera divertente, liberi dalla costrizione di stare in classe davanti alla sempiterna lavagna (classica o luminosa che sia), il Servizio didattico del Museo archeologico istriano di Pola, guidato in maniera egregia dall’esperta Giulia Codacci Terlević con la complicità dei proff. della Dante ha architettato un programma formativo con i fiocchi. È già dallo scorso autunno che sono in moto per Pola, concentratissimi in lavori di concetto, opere di ricerca, realizzazione di lavori artistico figurativi e quant’altro. La Scuola museo ha messo in serbo per loro un bellissimo approfondimento del tema incentrato sull’epigrafia romana nell’ambito di un progetto che coinvolge in collettivo la prof. di storia Marta Banco, la prof. di lingua latina Tatjana Brenko Reljanović e il prof. di arte figurativa Mauro Bortoletto e che nel primo semestre del prossimo anno scolastico sfocerà in una mostra da ammirare nella galleria Anfiteatro in Arena. Già si fa incetta di testi, presentazioni power point, lavori artistico-figurativi (in argilla e acquarello). La comitiva dei nostri liceali sono stati adocchiati l’anno scorso davanti agli ingressi romani di Pola (Porta Ercole, Porta Gemina), alle antiche mura, al Ninfeo, quindi in Arena, davanti all’Arco dei Sergi. Ieri mattina sono stati scoperti “in flagrante” davanti al Palazzo municipale. Intenti a studiare il Tempio d’Augusto e a scoprire quello recondito di Diana, “incorporato” dentro alle strutture del Municipio. Assieme a Marta Banco e a Giulia Codacci Terlević si è andati alla riscoperta della piazza, fulcro della vita romana, civile, religiosa, amministrativa, commerciale, imprenditoriale… Tutti pronti ad annotare le curiosità pescate dal vecchio statuto della Città di Pola, risalente al 1500. E così si scopre che l’Arena si poteva affittare già da allora pagando il dazio o in che maniera si eleggevano i rappresentanti del consiglio cittadino di medievale memoria oppure nominava il custode della torre di guardia (collegata con ponte al Palazzo), che sorgeva al civico 2 di Piazza Foro e per esempio come si castigavano (tre mesi di carcere in ambienti sotterranei del Comune), i clandestini che osavano scavalcare i bastioni di difesa della Città. Prima che l’anno scolastico chiuda, gli allievi della Dante diventeranno guide turistiche per la città. E a simulare i turisti saranno tutti i docenti della scuola, per verificare con piacere quanto imparato da cotanta gioventù.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display