Mercato di Pola. Ortaggi di stagione, buona la scelta

0
Mercato di Pola. Ortaggi di stagione, buona la scelta

Un’estate decisamente fuori dai ranghi e tuttavia anche queste giornate di fine luglio hanno un loro fascino e perlomeno un’apparenza di normalità. La folla in piazza del Popolo, a guardarla da lontano, sembra quella di sempre. In realtà, poi, i volti sono tutti schermati dalle mascherine e chi vende è protetto da fitti paraventi improvvisati di pellicola trasparente e antiaderente. Le misure anticovid sono tutte qua, per il resto, si vive come meglio si può. Il commercio di ortaggi, frutta e pesce non sembra risentire più di tanto della crisi, ma anche questo dipende da chi giudica: c’è chi s’accontenta e ringrazia Dio per questa, comunque soddisfacente, affluenza di vacanzieri, e c’è chi si lamenta del potere d’acquisto generale in “evidente calo”, ma tanto c’è poco di che lamentarsi: quasi sempre le cose sono come sono e non come vorremmo che fossero.
Pomodori dalle 6 alle 14 kune il kg
​Soddisfa la varietà e la qualità degli ortaggi di stagione. Danno nell’occhio soprattutto i pomodori grossi e sodi come mele, e le melanzane dalla scorza nera e lucida come la pece. I prezzi? Ce n’è per tutte le tasche. Quelli del pomodoro vanno dalle 6 alle 14 kune il chilogrammo, con la sola eccezione dei datterini o ciliegini e compagnia bella, che arrivano anche a toccare le 36 kune per chilogrammo. Le patate novelle e le zucchine costano 6 kune, mentre i cetrioli, i peperoni e i fagiolini si vendono generalmente a 10 kune. La cipolla novella si lascia… desiderare e talvolta raggiunge il prezzo non molto conveniente di 18 kune il chilogrammo. I fagioli in baccello costano 24 kune mentre le varie erbe aromatiche (erba cipollina, finocchio selvatico, timo, dragoncello, origano e coriandolo) sono in vendita a 5 kune il mazzetto. Similmente, rucola e radicchio si vendono a 5 kune l’etto. ​La frutta è decisamente più cara che al supermercato. Presumendo che sia anche migliore, gli acquirenti sono pronti a pagare 20 o 25 kune per pesche, nettarine e albicocche, 12 kune per prugne e pere, ma anche 35 kune per l’uva da tavola. Quanto all’uva, ci faccia pure gola, ma questo non è il suo momento migliore. Per gustare ogni frutto a tempo debito, converrà optare per l’anguria (5 o 6 kune il chilogrammo) oppure per le pesche.

Prezzi in salita in pescheria

Scampi a 300 kune
In pescheria c’è finalmente del movimento, anche se i pescivendoli continuano a piangere miseria come fanno tutti gli anni, ma questo in particolare. Eppure a giudicare dai prezzi non si direbbe proprio che la merce te la tirano dietro, anzi, fanno ancora i preziosi. Ecco l’offerta: calamari e tonno a 120, rombo e capesante a 140, pesce spada a 160, salmone a 170, branzino gigante (da un chilo e passa) a 220 e scampi a 300. Persino il pesce notoriamente meno pregiato presenta costi relativamente elevati, come gli scombri a 60 e il merluzzo a 70 tanto per fare un paio di esempi. Se questa è l’offerta, la domanda non può essere mica da miserabili, e quindi è inutile lagnarsi. Sardelle e acciughe, fortunatamente, sono sempre a portata di mano: con 20 kune lasciate in pescheria si pranza in quattro e si pranza bene.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display