Terza età, innovazioni nel campo del sociale

Iniziato il programma Centinoss volto a offrire una serie di servizi di qualità, al passo con i tempi, alle persone anziane

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Terza età, innovazioni nel campo del sociale
La conferenza di presentazione del progetto Centinoss. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

La Regione litoraneo-montana, precisamente il Dipartimento per le politiche sociali e i giovani, è il principale titolare del progetto transfrontaliero “Centinoss – Centro per le innovazioni nel campo della tutela sociale”, facente parte del programma di collaborazione Interreg Slovenia- Croazia 2021-2027. Dopo i primi incontri preliminari, ieri si è svolta la conferenza di presentazione che vedrà come partner la Casa dell’anziano di Costabella, la Fondazione dell’Università degli studi di Fiume, la Casa dell’anziano “Nina Pokorn” di Grmovje e l’Istituto universitario “Alma Mater Europa – Centro europeo” di Maribor in Slovenia. La conferenza introduttiva si è svolta alla presenza dei rappresentanti di tutti gli istituti coinvolti, delle associazioni fiumane che operano nel sociale e di un gruppo di fruitori dei servizi della Casa dell’anziano di Costabella.

A salutare i presenti è stato il vicepresidente Petar Mamula sottolineando che la componente della popolazione anziana è in aumento e sta nella società offrire vari servizi di qualità e al passo con i tempi. “In questo incontro avremo modi di sentire una parte delle idee e progetti che verranno evoluti nel corso del tempo messo a disposizione dal progetto. Ci saranno scambi di opinioni, esperienze e innovazioni nel campo della tutela sociale per la terza età e sono sicuro che già nel 2026 saremmo capaci di offrire varie attività innovative con cui faremmo un ulteriore passo avanti nella tutela e cura degli anziani”.
I presenti sono stati salutati pure da Melita Raukar, direttrice della Casa dell’anziano di Costabella, Goran Mikulić a nome della Fondazione universitaria, da Olga Irman Počej della Casa “Nina Pokorn” e da Suzana Medved della “Alma Mater Europa”.
“I progetti vanno realizzati per il bene dei fruitori – ha dichiarato la capodipartimento Dragica Marač –. Da una decina di anni stiamo lavorando intensamente sui progetti volti al benessere della popolazione anziana che, purtroppo, è sempre più numerosa. Per questo le nostre Case dell’anziano sono state riconosciute a livello europeo e insignite del certificato E-qalin. Con questo programma offriremo qualcosa in più rispetto alle semplici attività di passatempo. Assieme ai collaboratori nel progetto implementeremo le innovazioni nel campo del sociale con una sinergia tra anziani e studenti in cui quest’ultimi avranno modo di soggiornare gratuitamente durante gli studi in appartamenti allestiti nelle Case di riposo e in compenso faranno un tot di ore di volontariato a favore degli anziani. Un primo passo di questo tipo è stato compiuto a Volosca con l’allestimento di un nucleo famigliare nell’ambito della Casa dell’anziano per i giovani maggiorenni senza tutela familiare e impegnati a crearsi una propria vita autonoma. Poi in piano abbiamo il modello sloveno, in cui due o tre persone anziane condividono un appartamento in comune con conseguente abbassamento dei costi di vita, dove avere una compagnia adatta alla propria età e poter contare gli uni sugli altri. Un altro modello da implementare sarebbe quello dei villaggi per anziani con tutti i servizi a portata di mano. Ci sarà di aiuto la comunità scientifica che ci consiglierà su come implementare alla meglio un programma sociale moderno e all’avanguardia”.
Tutto il progetto ha il valore di circa 900mila euro di cui l’80 per cento viene finanziata dal fondo europeo per lo sviluppo regionale.

La capodipartmento Dragica Marač.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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