Furti. Biciclette mai incustodite

In due giorni a Capo Promontore rubate cinque biciclette del valore di diverse decine di migliaia di kune

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Furti. Biciclette mai incustodite
Foto: ISTARSKA-POLICIJA.GOV.HR

Portafogli, cellulari, borse… I ladri fanno razzia sotto gli ombrelloni delle spiagge di tutta l’Istria. E ai bagnanti, al ritorno da una passeggiata o da un bagno ristoratore, tocca la doccia fredda. Nelle ultime settimane la Polizia ha infatti registrato un sensibile aumento del numero dei furti commessi ai danni di turisti, soprattutto stranieri. Sebbene borse, portafogli e cellulari siano gli oggetti più rubati, negli ultimi giorni non sono mancati i furti di biciclette. Non di biciclette qualsiasi, ma di due ruote del valore di qualche migliaio di euro. Lo dice la Questura istriana, che ha tenuto opportuno informare cittadini e turisti e fornire alcuni preziosi consigli su come evitare di venire presi di mira dai malviventi, come successo giovedì e venerdì scorsi ad alcuni turisti svizzeri e tedeschi, che di certo ricorderanno con non troppo entusiasmo la loro vacanza in Istria e in modo particolare la loro visita a Capo Promontore. Infatti, giovedì, un cittadino svizzero di 38 anni si è rivolto alle forze dell’ordine per denunciare il furto di due biciclette Narco del valore di diverse decine di migliaia di kune. L’uomo ha raccontato alla Polizia che le due biciclette sono state rubate mentre lui e la compagna si erano allontanati per un bagno in mare. Il giorno successivo, a chiedere aiuto alla Polizia è stata, invece, una turista tedesca, cui i malviventi, sempre a Capo Promontore, hanno rubato tre biciclette elettriche Cube. Anche questa volta del valore di diverse decine di migliaia di kune. La modalità del furto è sempre la stessa: i ladri hanno atteso che la donna e i suoi familiari si fossero allontanati per un bagno in mare, lasciando incustodite le preziose biciclette. Per evitare un’escalation di furti di due ruote, la Polizia consiglia di non lasciare mai, se possibile, i mezzi incustoditi. Sarebbe inoltre opportuno fotografare la bicicletta e segnare da qualche parte il numero di telaio, in modo da rendere più semplice l’eventuale ritrovamento del mezzo rubato. Le forze dell’ordine consigliano inoltre di legare la bicicletta, magari a un albero o a un palo. Nel caso si dovesse optare per un palo è necessario assicurarsi che siano saldamente collegati al terreno e che siano bloccati nella loro parte superiore, in modo da non poter sfilare la bici una volta legata. Inoltre, sarebbe opportuno legare più parti della bicicletta e non soltanto le ruote.

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