Costa di Promontore, l’allarme è già rientrato

Le barriere galleggianti in mare sono state rimosse. La balneazione non è vietata, ma è comunque sconsigliata

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Costa di Promontore, l’allarme è già rientrato
La costa del campeggio di Stupice il giorno dopo l’inquinamento in mare: ignote ancora le cause. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Allarme rientrato, ma si è ancora all’opera per avere ragione del carburante che ha ferito la costa medolinese. L’incidente ecologico è avvenuto domenica, allorché ingenti quantità di nafta, portate dal vento e dalla corrente, hanno deturpato la costa nei pressi del campeggio di Stupice e di altre due baie vicine, Lokva e Dražice. Ieri i soggetti direttamente interessati e chiamati a reagire hanno convocato una conferenza stampa in loco per fare il punto sulla situazione. Come detto, l’allarme è rientrato. Lo ha detto subito in apertura d’incontro il capitano Dolores Brenko Škerjanc, della Capitaneria di porto di Pola, confermando che ora è entrata in azione una ditta specializzata, incaricata di rimuovere quanto rimane dell’inquinamento.

Conferme anche per voce di Dino Kozlevac, comandante del Vigili del fuoco regionali: “Il grosso dell’inquinamento è stato rimosso entro le ore serali (di domenica; n.d.a.) e le barriere galleggianti anti-inquinamento sono state rimosse. Preventivamente si provvederà alla posa di altre barriere di contenimento, dotate di spugne oleofile. Un aereo ha sorvolato tutta l’area potenzialmente interessata dall’incidente e non è stata individuata alcuna macchia oleosa. A questo punto non posso far altro che dichiararmi soddisfatto per come abbiamo affrontato la situazione: oltre 100 persone, da Vigili del fuoco, dipendenti del Comune di Medolino e dell’ente Kamenjak, cittadini che hanno messo a disposizione anche le imbarcazioni – a fianco di quelle dei pompieri – hanno partecipato all’azione di bonifica. Abbiamo dato prova che il sistema in Istria è ben funzionante e che la risposta è stata immediata ed efficiente”, ha dichiarato. In un certo senso la conferma dell’abilità e dell’ottima sinergia di quanti coinvolti nell’azione sarebbe giunta anche da parte dei turisti, ospiti del campeggio di Stupice, che continuano a vivere tranquillamente la loro quotidianità e che hanno avuto parole di apprezzamento per gli uomini in azione e la velocità della risposta.
Del team anche il sindaco di Medolino, che in poco tempo si è trovato a dover affrontare due incidenti da non poco: prima l’incendio in porto, con un notevole eccesso ecologico patito dall’area e ora il carburante che ha praticamente invaso il salotto a mare del comprensorio. Ivan Kirac ha dunque espresso soddisfazione per il lavoro fatto, annunciando che nei prossimi giorni verrà conclusa la bonifica della zona, con la rimozione del carburante sversato. “Tutto tornerà come prima – ha detto -. La balneazione non è vietata, però è sconsigliata finché l’azione è in corso”.
Slobodan Belević, direttore della Kamenjak ha confermato che si sarà presenti in loco anche nei prossimi giorni, anche se ora tutto è nelle mani e nei macchinari della ditta specializzata.
Bene: si è parlato delle fine dell’azione, che non sarebbe stata necessaria se lo sversamento non si fosse verificato. Da che cosa è stato causato? Ancora non si sa. “Si tratta di idrocarburi, senza ombra di dubbio, ma quali precisamente ancora non si sa. Abbiamo prelevato dei campioni e siamo in attesa dei risultati dell’analisi”, ha dichiarato Dolores Brenko Škerjanc, che non ha voluto sbilanciarsi nemmeno sulle cause. “Sì, abbiamo fatto delle ipotesi, però non vorrei speculare su possibili autori. L’inquinamento è giunto dal mare, questo è certo. Fortunatamente ci dovrebbero essere serie ricadute per l’ambiente. Le superfici in cemento verranno lavate con getti d’acqua, le pietre sporche verranno rimosse. Risulta ferito quasi un chilometro di costa, ma in tre punti localizzati.

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