Consegnati 43mila test antigenici

Coronavirus. Nella mattinata di ieri i rappresentanti delle scuole del Polese sono venuti a ritirare i contingenti

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Consegnati 43mila test antigenici

Nelle scuole dell’Istria, ieri mattina è giunta a conclusione la manovra di distribuzione dei contingenti di test rapidi antigenici gratuiti che come annunciato dallo stesso ministro della Scienza e dell’Istruzione, Radovan Fuchs, dovrebbero dimostrarsi utili come strumenti di prevenzione nell’ambito del sistema scolastico. L’utilizzo dei medesimi, seppure considerando i possibili limiti nelle caratteristiche del test, potrà accelerare la diagnosi di casi sospetti di Covid-19 tra gli allievi. La frequenza di episodi febbrili nella popolazione scolastica nel periodo autunnale e invernale è infatti molto elevata anche nelle nostre scuole e si rivela necessario ricorrere alla pratica del tampone per escludere in tempi rapidi la possibilità che si tratti di coronavirus, individuare i casi, isolarli e rintracciarne i contatti, facilitando la decisione di applicare o meno misure quarantenarie prima che la scuola di trasformi in un focolaio.

 

Distribuiti gli ultimi pacchi

Dino Kozlevac, a capo della Protezione civile regionale ha ieri comunicato che le unità di crisi a livello di territorio, Città e Comuni sono state rifornite complessivamente da 43mila test rapidi, che da qualche giorno a questa parte sono state messe in distribuzione per tutte le elementari e medie dell’Istria. Le operazioni di prelievo hanno coinvolto gli stessi incaricati dalle istituzioni scolastiche e tutto doveva essere consegnato agli allievi per permettere loro di cominciare a praticare i tamponi (con l’assistenza dei genitori nel caso dei più giovani), a partire da lunedì prossimo. Nelle prime ore della mattinata di ieri, nella caserma dei Vigili del fuoco di Pola, si stavano consegnando gli ultimi pacchi dei test, che ben si presteranno allo screening rapido.

Ottima organizzazione

”Ecco, gli antigenici ci sono appena arrivati a scuola – ha fatto sapere Susanna Cerlon, direttrice dell’elementare italiana Giuseppina Martinuzzi – e devo dire che la distribuzione da parte delle unità locali di crisi è stata organizzata alla perfezione, in maniera più che efficiente e senza attese di sorta. Il nostro inviato ha fatto ritorno in sede in pochissimo tempo e già abbiamo potuto distribuire le confezioni dei test agli alunni (due a testa), che ora se li porteranno a casa per praticare i tamponi dalla settimana prossima. Siamo riusciti a effettuare le consegne anche in direzione delle nostre sezioni periferiche di Gallesano e di Sissano”. Vi è un unico neo, di cui la Regione non è responsabile. Qualche istituzione scolastica non ha ricevuto il numero di test richiesto al Ministero competente, ma qualche confezione in meno. Nel caso della Martinuzzi ne mancano dieci. Invece di 874, il pacco ne conteneva 864, ma giacché i rilevamenti del tampone non sono obbligatori e non tutti i genitori sono disposti a effettuarli ai propri figli, si suppone che questi primi contingenti dovrebbero farsi bastare. Susanna Cerlon specifica tra l’altro, che i genitori sono stati informati della possibilità di consultare le pagine web della scuola (http://os-giuseppina-martinuzzi-pu.skole.hr/) per trovare le istruzioni (bilingui) circa le modalità di utilizzo della confezione con il test.

Nel magazzino dei pompieri le poche centinaia di test che non erano ancora state distribuite

Un sistema utile

Tutto bene, anche, nel caso della Scuola Media Superiore Italiana Dante Alighieri, dove la direttrice Debora Radolović conferma che sono arrivati a destinazione tutti i 288 test richiesti che d’ora in poi semplificheranno sicuramente il proseguimento della didattica in presenza per tutti. Si apprende che, al momento, le positività in corso e gli isolamenti sono pochi e che il sistema del tampone tornerà eccome utile per la riammissione in classe, accorciando il regime sanitario di autosorveglianza. Brevemente detto da Debora Radolović, la verifica del tampone permetterà di restare avanti in aula e anche di tornare dall’isolamento in anticipo: “Abbiamo provveduto pure a stampare e a distribuire a ciascun alunno le indicazioni per l’uso del tampone, scritte in italiano. Il merito della traduzione è tutto dell’assessorato regionale della Comunità Nazionale Italiana e altre etnie. Nel frattempo, ci è arrivata l’anticipazione che durante la seconda parte delle vacanze invernali, prevista dal 21 al 25 febbraio, ci arriverà una seconda tranche di tamponi. I test rapidi finora distribuiti ci torneranno utili per le prossime due settimane, poi vogliamo sperare che la breve interruzione dell’attività didattica contribuirà alla diminuzione dei contatti e delle infezioni in sede e che la stagione tiepida farà il resto a favore del contenimento dell’epidemia. Contiamo sul fatto di poter eliminare del tutto le modalità d’insegnamento online e di essere più facilitati nel seguire le indicazioni operative per la gestione dei casi Covid.”

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