Asili di Fiume. Le maestre in sciopero dal 21 febbraio

Tutti e 450 i membri del Sindacato hanno appoggiato l’azione nel corso della consultazione referendaria

0
Asili di Fiume. Le maestre in sciopero dal 21 febbraio

Dopo la consultazione referendaria volta a indire (o meno) uno sciopero dei dipendenti delle tre organizzazioni prescolari cittadine, tutti i 450 membri del Sindacato dell’istruzione, dei media e della cultura (SOMK) hanno alzato la mano a favore dell’azione sindacale. Ciò significa che il 21 febbraio verrà indetto l’annunciato sciopero degli educatori prescolari. Il Sindacato rinuncerà a questo passo soltanto nel caso in cui entro quella data verranno approvate le richieste inoltrate. “Il motivo di questa decisione risiede nel fatto che la Città non ha accolto le nostre richieste inerenti a un aumento dello stipendio pari al 16 p.c., volto a raggiungere l’importo previsto dalla legge, ovvero 6.044,51 kune – ha spiegato Bojana Žilić, presidente dell’SOMK –. Noi vogliamo che i nostri stipendi siano allineati a quelli dei docenti delle scuole elementari. Dal 2019 stiamo portando avanti un dialogo per ottenere un aumento di 800 kune, visto che ora la paga ammonta a 5.211,21 kune. In tre anni non è stato risolto nulla e i dipendenti degli asili non hanno più né la voglia né la pazienza di attendere che la Città si renda conto che investire nell’educazione e nell’istruzione significa investire nel futuro. In questi giorni abbiamo avuto alcuni incontri con il sindaco Marko Filipović durante i quali ci è stato promesso un aumento del 3,5 p.c. a partire dal 1º febbraio e in seguito un aumento del 4 p.c. dal 1º giugno. L’aumento complessivo risulterebbe essere pertanto del 7,5 p.c., ovvero di circa 400 kune. Manca però la terza tranche con la quale verrebbe soddisfatta la nostra richiesta. Fino a quando non ci verrà offerta la data esatta della terza correzione, noi non rinunceremo allo sciopero. Siamo d’accordo che l’aumento venga fatto in tre tranche, però per la terza non abbiamo ricevuto alcuna certezza. Invito quindi il primo cittadino a considerare con la massima serietà la situazione. I genitori non devono ritrovarsi a dover pensare dove e a chi lasciare i loro figli. La legge ci vieta comunque di chiudere gli asili: ci saranno dei turni per assicurare ai bambini le cure necessarie e i pasti caldi. Non ci saranno, però, programmi pedagogici di alcun tipo, niente gruppi sportivi o di lingua straniera. Chiediamo ai genitori di avere comprensione perché siamo stanche del fatto che si parli tanto dei bambini a Fiume e poi coloro che li educano vengano messi per ultimi”, ha puntualizzato Bojana Žilić.

Ingrid Čavić

Le promesse elettorali di Sandra Krpan

Infatti, non tanto tempo fa, in periodo di campagna elettorale, l’attuale vicesindaco Sandra Krpan aveva dichiarato che si occuperà in particolar modo del settore dell’istruzione e dell’educazione, dove “assicureremo nuovi asili, programmi scolastici per bambini talentuosi e tutto quanto potrà migliorare l’istruzione a Fiume”. Ora invece questa dichiarazione viene messa in dubbio dai membri dell’SOMK.

Ingrid Čavić, vicepresidente del Sindacato, nonché fiduciario per gli asili di Fiume, ha definito la situazione a dir poco allarmante. “Ci sono educatori che ogni giorni si licenziano. Ai concorsi non risponde quasi nessuno e se ci sono nuovi educatori, dopo il primo stipendio se ne vanno. Fortunatamente, né i bambini né i genitori risentono di questa mancanza perché ci impegniamo al massimo. Da sottolineare che invece dei necessari 12 educatori, abbiamo a disposizione soltanto 6-8, il che significa che a volte si lavora tutto il giorno. Certo, un ritmo simile puà andare bene per alcuni giorni, dopo di che la persona non ce la fa più e va in permesso malattia. Bisogna cambiare qualcosa al più presto”, ha detto Čavić, sottolineando che al momento dello sciopero, bisognerà concordare con i genitori quanti bambini potranno rimanere a casa con qualcuno e quanti invece non potranno fare a meno di ricorrere all’asilo. Negli istituti More, Sušak e Rijeka ci sono in totale 3.200 bambini e 650 dipendenti. Quelli che non sono iscritti al Sindacato saranno presenti negli asili, ma potranno partecipare allo sciopero se lo vorranno. Per quanto riguarda i turni, Čavić ha dichiarato che i dipendenti verranno invitati a mettersi d’accordo.

«Non è un problema nostro»

Alla domanda dei giornalisti se l’aumento dello stipendio sarà cosa fattibile, vista l’aria che tira in questi giorni con alcune delle municipalizzate che annunciano anch’esse eventuali scioperi, Bojana Žilić ha dichiarato che non è compito dell’SOMK prendersi la briga di come la Città farà fronte a queste richieste. “Posso soltanto dire che in tutto il periodo di pandemia, gli asili sono rimasti aperti e hanno lavorato. A differenza delle scuole, non abbiamo la possibilità di lavorare da remoto. Quanti sono coloro che chiedono un aumento e come la Città assicurerà i richiesti mezzi non è sicuramente un problema nostro. Non rinunceremo”, ha concluso Žilić.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display