CI di Pola e Spalato. La collaborazione nascerà in Rete

Il 24 e il 25 giugno è in agenda un incontro virtuale tra i soci dei due sodalizi con l’auspicio che in un futuro prossimo si arrivi anche ai contatti in presenza

0
CI di Pola e Spalato. La collaborazione nascerà in Rete

Spalato conosce Pola – Pola conosce Spalato. Si conosceranno il 24 e il 25 giugno nel corso di un incontro tra i soci delle due Comunità degli Italiani, per il momento soltanto virtuale, al quale si spera possano seguire un giorno contatti diretti. La presidente della CI di Pola, Tamara Brussich, c’informa su alcuni dettagli dell’iniziativa. “Qualche mese fa l’Unione Italiana ha annunciato la propria disponibilità a sostenere iniziative di collaborazione tra Comunità anche distanti, finora poco probabili, e la Comunità degli Italiani di Spalato si è rivolta alla nostra sede con la proposta di organizzare questo primo scambio culturale imperniato principalmente sulla cultura, il retaggio storico, il patrimonio monumentale. Pola e Spalato hanno in comune una singolare ricchezza di resti romani che continuano a unire le nostre due città benché fisicamente distanti. Da qui l’idea di organizzare una due giorni di arte, cultura e storia a partire dalla visione a distanza di due video sui monumenti dell’una e dell’altra città, da produrre in collaborazione con due guide turistiche connazionali. La nostra sarà guida Rossana Matejčić Miljević”, ha detto la presidente Brussich.
Come sarà organizzata questa visione dei due documentari? In pratica entrambi i video saranno trasmessi in Rete dalle due sedi delle CI di Pola e Spalato, davanti ai rispettivi spettatori locali, con la possibilità di commentarli via Zoom. Naturalmente potranno unirsi alla visione anche i soci e i sostenitori da casa e quindi da qualunque parte del mondo. Quando si dice il bello della rete globale. Una delle finalità del progetto, ha spiegato ancora la Brussich, è il proposito di allargare la cerchia dei protagonisti e del pubblico che partecipa alle iniziative della CI, perché si corre spesso il rischio di cadere nell’insidia dell’autoreferenzialità. Per quanto riguarda invece la CI di Spalato, che si è rivolta per prima a Pola con l’idea dello scambio, si tratta anche del bisogno di superare le barriere geografiche: “Abbiamo cercato di proposito una Comunità italiana distante ed esterna alla Dalmazia – ci spiega Antonella Tudor –, proprio perché siamo costretti malgrado tutto a un’esclusione forzata, dovuta essenzialmente al fattore spaziale, e quindi ci neghiamo noi stessi le possibilità che hanno le altre società di conoscersi e visitarsi a vicenda. Questo è, si spera, soltanto il primo passo. È un modo per inaugurare uno scambio di informazioni, di conoscenze reciproche, di esperienze. In futuro ci piacerebbe però organizzare un incontro tra i soci diretto, se questo primo scambio culturale dovesse mostrare di possedere l’attrattiva necessaria per un proseguimento dell’iniziativa più coinvolgente per entrambe le Comunità”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display