Castion scoppia. È per questo che la direttrice dell’impianto, Vesna Dukić, si è rivolta al sindaco di Pola, Filip Zoričić e al presidente della Regione istriana, Boris Miletić, denunciando l’eccessivo conferimento di rifiuti. Castion può accogliere 390 tonnellate di rifiuti al giorno, attualmente ne entrano 474. Da lunedì a venerdì della settimana scorsa in discarica sono entrate 1.916 tonnellate di rifiuti e la struttura sta cedendo. Avanti di questo passo, si soffocherà dalla puzza. Nella missiva ai vertici cittadini e regionali, Dukić chiede istruzioni sul da farsi.

“Purtroppo, è successo quello che si era paventato alla messa in opera di Castion. La direzione della struttura vive adesso una presa di coscienza e sostiene che non si dovrebbero smaltire quantità di rifiuti maggiori di quelle consentite e che la puzza è un problema, anche se finora tutti avevano negato tutto. In penisola non ci sono impianti e possibilità di raccolta e smaltimento dei rifiuti organici. Quello che possiamo fare è non prelevare i rifiuti di campeggi, alberghi, centri commerciali, comprensivi di scarti organici, che per legge sono obbligati a differenziare”, ha detto il sindaco di Pola, Filip Zoričić.

La municipalizzata Herculanea ha informato i soggetti interessati che non sarà in grado di ritirare i rifiuti comunali misti a quelli da produzione.

”Le altre autonomie locali della penisola dovrebbero fare altrettanto, ma è decisione che lasciamo al presidente della Regione, che recentemente aveva invitato a una riunione tutti i sindaci delle Città e dei Comuni per denunciare l’elevata quantità di rifiuti conferiti a Castion. Sarebbe fiato sprecato dire che si sarebbero potute costruire aree di separazione, compostaggio e simili, con i mezzi dell’Ue: a suo tempo non ne hanno voluto sentire né l’allora sindaco Boris Miletić, né il ff di presidente della regione, Fabrizio Radin, che negavano l’esistenza di problemi derivanti dalla quantità e dalla composizione dei rifiuti conferiti”, ha concluso Zoričić.