Castelnuovo accoglie la tradizione istriana

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Castelnuovo accoglie la tradizione istriana

Sabato 11 agosto si svolgerà a Castelnuovo (Marzana) la 53ª edizione della Rassegna della musica e delle danze popolari istriani, la rassegna del folclore di più antica data in penisola. Il programma è stato illustrato ieri in conferenza stampa dal comitato promotore che quest’anno è presieduto dal connazionale Pietro Demori in rappresentanza del gruppo folcloristico della Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” di Gallesano. Passato il mezzo secolo di vita, la rassegna si è ultimamente rinforzata sia sul piano organizzativo che sul fronte degli eventi e dei partecipanti. Il suo raggio d’azione si è ulteriormente esteso fino a comprendere gran parte del territorio e delle tradizioni popolari istriani, e con l’innovazione per cui il Festival è diventato itinerante. Ora l’onore di ospitarlo è condiviso da numerose società folcloristiche. A Pietro Demori in particolare va il merito di avere incluso nel programma un’altra società italiana che finora non aveva avuto l’occasione di partecipare all’evento agostano: il gruppo folcloristico della Comunità degli Italiani di Sissano, quest’anno, dunque, al suo debutto alla Rassegna.
La serata finale della 53ª edizione del Festival si terrà dunque sabato a Castelnuovo dopo le tre mini rassegne “locali” che hanno avuto luogo a Peruschi il 7 luglio (la 52ª Rassegna dei canti e delle danze del Polese), a San Lorenzo del Pasenatico il 21 luglio (la 39ª Rassegna della musica e delle danze popolari dell’Istria centrale e occidentale) e ad Albona il 28 luglio (la 50ª Rassegna della musica, del canto e della danza dell’Albonese “Labinske konti”). Per la rassegna centrale l’appuntamento è fissato alle ore 20 sul palcoscenico estivo Bolovan di Castelnuovo. La manifestazione coincide col 120º anniversario della nascita di Mijo Mirković alias Mate Balota, a cui viene appunto dedicata. Stando al copione, sfileranno sul palcoscenico ben 250 tra cantanti, musicisti e ballerini riuniti in 10 società artistico-culturali e precisamente la SAC “Barban” di Barbana, la “Mate Balota” di Castelnuovo che fa gli onori di casa, la “Mendula” di Medolino, il Folclore della Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” di Gallesano, quello della Comunità degli Italiani di Sissano, la “Matko Laginja” di San Lorenzo del Pasenatico, la società folcloristica “Pazin” di Pisino, la “Cere” di Cerreto, la “Plesarin” di Rovigno e la “Rudar” di Arsia. Insieme porteranno in scena la bellezza di 9 tipi di danza, 13 canti e 9 numeri musicali tra cui i tre “balon” tipici di Medolino, di Barbana e di Cerreto, il “tanac” di Albona, oppure la “forlana”, la “stara poljka”, il “cotić”, quindi tutta una serie di melodie musicali arcaiche eseguite su strumenti della tradizione popolare istriana, come le pive, altrimenti dette mih, meh, mieh o mihur in čakavo, i vari flauti e pifferi (roženice, šurle), tamburelli, eccetera, con o senza voce o voci soliste, e in particolare i duetti della tradizione istriana che vanno sotto il nome di canti a la pera e a la longa, na tanko i na debelo, le mantignade e via discorrendo, nel novero del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. La rassegna avrà inizio alle ore 20, ma sarà preceduta dall’immancabile sfilata dei partecipanti col corteo che partirà dalla piazza alle 19.30. Dopo le esibizione dei gruppi folcloristici nostrani, ci saranno le esibizioni degli ospiti, le SAC “Slavko Janković” e “Rokovci-Andrijaševci” della Regione di Vukovar e la “Napredak” (Bosnia ed Erzegovina). Presenteranno la serata Sergio Valić, Mara Valić e Patrick Bolković.

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