Rijeka sprecone Gorgon lo salva

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Rijeka sprecone Gorgon lo salva

SARPSBORG | L’obiettivo minimo, quello di ottenere un risultato che non comprometta il passaggio del turno, è stato raggiunto, ma l’impressione è che si poteva fare anche qualcosa in più. Nella gara d’andata del terzo turno preliminare di Europa League il Rijeka pareggia per 1-1 in casa del Sarpsborg, mantenendo alte le probabilità di accedere ai play-off. Tuttavia, viste le quattro nette occasioni sbagliate, resta il rammarico per non aver saputo chiudere i conti già in Norvegia. Giovedì 18 agosto basterà così anche pareggiare per 0-0 a Rujevica, ma giocare di proposito potrebbe rivelarsi molto pericoloso.

Čolak inizia dalla panchina
Le formazioni sono quelle annunciate. Kek, che nelle prime due uscite in campionato aveva ruotato gli uomini a disposizione soltanto dalla cintola in su (Čolak titolare e Heber in panchina, o viceversa) decide di dare fiducia al brasiliano, schierato sulla sinistra. Sul lato opposto agisce invece Acosty, per un tandem esterno veloce e imprevedibile. La punta centrale è Gorgon, che contro l’Inter Zaprešić ha confermato il suo fiuto per il gol. Il tecnico di casa Bakke conferma in blocco l’undici che aveva battuto per 1-0 ed eliminato il San Gallo, per quella che è stata la prima storica qualificazione del Sarpsborg alla prossima fase in ambito europeo. In attacco spazio al francese Muhammed, fresco di rinnovo contrattuale e un calciatore al quale la difesa fiumana dovrà prestare particolare attenzione. Come curiosità, da segnalare che per i norvegesi gioca il danese Nielsen, che con Župarić aveva militato insieme ai tempi del Pescara.

Occasioni d’oro per Pavičić e Heber
L’inizio di partita vede gli scandinavi più intraprendenti, ma senza portare pericoli alla porta di Sluga. Il Rijeka sembra quasi voler studiare un po’ l’avversario, evitando di correre rischi nei minuti iniziali. Ma al loro primo vero affondo i quarnerini vanno subito vicino al vantaggio. Pavelić mette in mezzo per Acosty, che calcia in porta e costringe il portiere Vasyutin alla corta respinta: la palla arriva sui piedi di Pavičić, che non ci pensa due volte, ma la sua conclusione viene bloccata sulla linea da Tveita. Peccato, perché sarebbe stato importantissimo sbloccare il risultato nella fase iniziale, contenendo così anche la veemenza dei locali. Che si fanno pericolosi al 17’, quando Thomassen calcia a lato da circa 16-17 metri. I fiumani faticano a imporre il proprio ritmo, trovandosi più volte a dover proteggere in 7-8 la propria porta. Nell’arco di due minuti, dal 24’ al 26’, prima Muhammed e poi Zachariassen impegnano Sluga, bravo a non farsi sorprendere. Il Rijeka risponde poco dopo in contropiede, ma il cross di Acosty non trova nessuno nei sedici metri. Nulla a che vedere con la ghiotta occasione capitata sui piedi di Heber alla mezz’ora. Il brasiliano riceve il pallone, scarta un difensore avversario e a tu per tu con Vasyutin prova a superarlo: il portiere russo gli chiude però lo specchio della porta, salvando il risultato. Sul finale di tempo è invece Sluga a salvare la propria porta, bloccando in due tempi la conclusione di Nielsen dal limite.

Miracolo di Vasyutin su Gorgon
L’inizio del secondi 45 minuti non è molto diverso da quanto visto in sostanza nel corso del primo tempo, ovvero con i locali che tentano di impostare la manovra e il Rijeka un po’ troppo timido e rintanato. Peccato, perché quando i fiumani decidono di tentare le sortite offensive sono spesso pericolosissimi. Come al 57’, quando dopo una distrazione della difesa di casa (Heber in azione di disturbo) la palla arriva sui piedi di Gorgon, che tutto solo all’interno dell’area di rigore calcia senza pensarci, ma Vasyutin compie un altro miracolo deviando in calcio d’angolo con la mano. Qualche minuto dopo il portiere russo nega la soddisfazione del gol anche a Župarić, che ci prova con un diagonale.

Botta e risposta in 11 minuti
Gol sbagliato, gol subito. Corre il 72’ quando dopo una rimessa laterale Halvorsen fa da sponda per Zachariassen che, praticamente solo, insacca di testa. Il Rijeka incassa il colpo, ma ha il merito di reagire. Spesso la differenza la fanno le giocate individuali e Gorgon è uno che i colpi spettacolari li ha spesso in canna. L’austriaco riceve palla, prende la mira e lascia partire un bolide dai 25 metri che trafigge l’ottimo Vasyutin. Un capolavoro balistico, per il meritatissimo pareggio. Che poteva essere anche una vittoria se all’88’ Čolak, subentrato a Pavičić, non avesse incredibilmente sbagliato mira da pochi metri. (nt)

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