All’Ospedale un nuovo scongelatore dell’emoderivato

L’azienda Infobip ha donato al nosocomio un dispositivo del valore di 65mila kune che sarà d’importanza cruciale per le prestazioni della medicina d’urgenza

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All’Ospedale un nuovo scongelatore dell’emoderivato
Tomislav Pifar, Irena Hrstić, Aurora Volarević, Jasmina Simović Medica e infermiere responsabili Elis Matošević e Irina Pucić. Foto: ARLEN ABRAMIĆ

Giornata particolarmente lieta e significativa ieri all’Ospedale di Pola, specificatamente per il Reparto di emotrasfusione che si è visto consegnare un’apparecchiatura di prim’ordine per l’assistenza ai malati che necessitano di un’urgente infusione di plasma. L’Unità operativa ha ottenuto in dotazione uno scongelatore dell’emoderivato, modello Barkey Plasmatherm del valore di 65mila kune, che rispetto all’unico dispositivo di cui già dispone l’istituzione sanitaria riduce il processo di scongelamento rapido del liquido salvavita di ben 10 minuti. Il vantaggio è enorme e soprattutto d’importanza cruciale per le prestazioni della medicina d’urgenza. La lodevole iniziativa a sostegno dell’ospedale si deve all’impresa Infobip, che da qualche anno a questa parte è donatrice di contributi finalizzati all’acquisizione di attrezzature, beni e servizi per il miglioramento delle attività di cura e di assistenza sanitaria della comunità locale.

Il ringraziamento della direttrice
Il dispositivo è stato consegnato ieri al Reparto di medicina trasfusionale in presenza della direttrice dell’Ospedale Irena Hrstić, della caporeparto trasfusioni Jasmina Simović Medica e di altri rappresentanti del personale medico-sanitario. Presenti a nome dell’ente promotore della beneficenza, Aurora Volarević, vicepresidente degli affari corporativi e Tomislav Pifar, responsabile del settore giuridico-legale, entrambi membri della direzione Infobip. Da parte della dott.sa Irena Hrstić, un sentito ringraziamento all’Infobip, che con quest’ennesimo generoso contributo a beneficio dei pazienti, medici e operatori sanitari, consolida un rapporto di collaborazione già esistente, sostenendo in modo sempre più attento e sensibile i bisogni della sanità locale.
“Esprimo la mia più sincera gratitudine – ha affermato la dott. Irena Hrstić – per la donazione di uno strumento che rappresenta un diretto contributo ai malati, da mettere a disposizione degli operatori sanitari, davvero fondamentale per accorciare i tempi di intervento negli ambienti di cura”. Dopo il respiratore acquistato in tempo di Covid e i dispositivi donati per l’assistenza sanitaria in campo pediatrico, i rappresentanti di Infobip si sono detti onorati e soddisfatti di poter effettuare quest’ulteriore consegna.

I punti di forza del dispositivo
Poi la parola alla dott.ssa Jasmina Simović Medica, prodigatasi a spiegare i punti di forza e il funzionamento di questo plasmatherm Berkey che consente lo scongelamento e il riscaldamento delle sacche di plasma fresco appena estratto dal frigorifero nell’arco di soli 20 minuti e in massime condizioni d’igiene perché la sicurezza trasfusionale non ammette compromessi. Come sentito, proprio grazie alla brevità dei tempi, questo processo di scongelamento/riscaldamento documentabile mantiene il grado di qualità del materiale trasfusionale che serve per la cura dei pazienti che presentano problemi di coagulazione del sangue e rischi di emorragia in seguito a emofilia di tipo A, malattia di Von Willebrand, ipofibrinogenemia, coagulopatie acquisite, traumi e ferimenti dovuti a incidenti gravi.

Apparecchi provvidenziali
“L’utilità dell’apparecchio ricevuto – spiega la caporeparto – si vedrà eccome nelle situazioni quando si rende necessaria l’attivazione della trasfusione massiva di componenti ematiche in caso di emorragia maggiore che mette a rischio la vita del paziente in shock emorragico attivamente sanguinante. È allora che nel giro di subito vanno preparate quattro dosi di concentrato di eritrociti, scongelate in contemporanea altrettante dosi di plasma, e una sacca di trombociti. Due apparati con cui intervenire nella medicina d’urgenza saranno ora provvidenziali. Oltre a utilizzare il sistemi da scongelamento del plasma mediante acqua distillata alla temperatura di 42 gradi, il nostro Plasmatherm è dotato pure di un secondo sistema per lo scioglimento oltremodo qualitativo del crioprecipitato, un ulteriore frazione plasmatica altrettanto importante per curare le coagulopatie”.

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