Alla «Dante Alighieri» 52 matricole

Le aule della Scuola media superiore italiana hanno accolto la nuova generazione di allievi. Parole di benvenuto e d’incoraggiamento da parte della direttrice Debora Radolović con l’invito a trovare il giusto equilibrio tra obblighi, aspettative, emozioni e necessità

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Alla «Dante Alighieri» 52 matricole
Ramo triennale d’avviamento professionale, capoclasse Ivana Marić. Foto: ARLETTA FONIO GRUBISA

“Non abbiate paura. Fatevi pure avanti. Sarà questo il vostro salotto quotidiano nei prossimi tre-quattro anni”: è così che la preside della Scuola media superiore italiana, “Dante Alighieri” di Pola, Debora Radolović ha investito in parole d’incoraggiamento per catturare l’attenzione e aiutare a vincere la timidezza dimostrata da una cinquantina di ragazzini che per la prima volta si sono conquistati lo status di allievi liceali o di media-superiore. Una volta usciti dalle ottave elementari era stato (quasi) facile digitare in rete la propria prenotazione degli indirizzi formativi voluti per il periodo a venire. Tuttavia, piombare nel vivo di una situazione inedita, nel grande atrio nell’edificio scolastico, facendo squadra con altri ragazzi, amici e sconosciuti, di fronte al nuovo collettivo di proff. con cui ancora stabilire un rapporto di reciproca considerazione e intesa, non sono certo cose da ogni giorno.

È per questi motivi che tutti si sono assiepati, in lontananza, nella hall quasi affiancando la porta d’ingresso-uscita, ma il caloroso discorso di benvenuto a nome del Collegio docenti, del personale amministrativo e di quello ausiliario ha fatto sì di rompere il ghiaccio e di veder compiere i primi importanti passi verso una nuova esperienza formativa e un capitolo di vita che lascerà immancabilmente indelebili ricordi. L’augurio formulato dalla direttrice è quello di vincere dubbi e timori, di trovare il giusto equilibrio tra obblighi, aspettative, emozioni e necessità interiori, consci del fatto che la scuola è il bene comune essenziale alla formazione delle generazioni future, consapevoli dell’importanza che rivestono il sapere e l’investimento nel potenziale insito nella mente. Qui l’invito a lasciarsi consigliare e aiutare dagli adulti: genitori, docenti, collaboratori professionali disposti a seguire gli allievi nella nuova avventura della crescita, lungo un percorso che permetterà d’individuare nuovi interessi, nuovi talenti e una buona educazione ai valori della vita.

Le radici culturali italiane
“Voi siete la 23.esima generazione che – ha risaltato Debora Radolović – inizia l’anno scolastico in questa splendida scuola. L’edificio era stato inaugurato il 10 ottobre 2001, alla presenza dei Capi di Stato italiano Carlo Azeglio Ciampi e croato Stjepan Mesić. La nostra istituzione, la scuola italiana della minoranza italiana, rappresenta e contribuisce a mantenere vive e ben salde, le radici culturali italiane a Pola. All’ingresso, accanto al busto di Dante Alighieri, c’è il motto della scuola, i versi della Divina ‘Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza’. Sono versi che filtrano la cultura italiana trasmessa da generazione in generazione”.

I nomi
Ne faranno tesoro i neoallievi generazione 2023/24. Vediamo i rami formativi. Ia, Liceo generale – scientifico: Petra Balde, Iris Bijuk, Ania Capolicchio, Micol Debeljuh, Antonio Drandić, Laetitia Fosco, Sara Margan, Mark Orihovac, Gabriel Peršić, Elis Pincin, Linda Radovan, Lara Ulika Razzi (capoclasse Teo Banko); Ib Liceo linguistico: Gabriel Belci, Ana Burić, Danea Crevatin, Enea Grbac, Greta Ljilja, Mirima Maggì, Giorgia Marsetič, Mila Močinić, Vita Petretić, Nicoletta Selovin, Mia Stojić, Ivan Terlević e Katarina Terlević (capoclasse Iva Štekar Cergna); Ic, Indirizzo economico: Leona Barišić, Katia Cossara, Valentina Ferlin, Simona Glavaš, Nora Karaman, Leona Kmet, Stefano Manzin, Manuella Načinović, Ilenia Ostović, Neo Radaković e Luna Sergo (capoclasse Ozana Bugarin Geromella); Id, Indirizzo informatico: Ivano Baressi, Ivan Vito Elbl, Daniil Frolov, Matteo Ghiraldo, Andi Grljušić, Matteo Hero, Nikolas Jevtić, Erik Medica, Simon Rašula (capoclasse Svebor Smodlaka); Ie indirizzo artigianale-industriale (per automeccanici e operatori CNC): Patrik Mele, Erik Miletić, Mishel Moscarda, Aleksei Samoilenko e Benedict Vojvodić (capoclasse Ivana Marić), If ramo commessi: Libia Assal Divšić e Naomi Jahja (capoclasse Marta Krizmanić).

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